Torre Annunziata. La storia di Luigi Staiano, l'imprenditore eroe che ebbe il coraggio di ribellarsi alla camorra
Fu assassinato il 4 luglio 1986 dopo avere denunciato i suoi aguzzini
04-07-2024 | di Redazione

VERSIONE ACCESSIBILE DELL'ARTICOLO
Si ribellò alla camorra e pagò con la vita il rifiuto al racket. Torre Annunziata ricorda Luigi Staiano, l'imprenditore edile ammazzato il 4 luglio 1986 in via Caravelli. Fu raggiunto da due sicari e trucidato senza pietà mentre andava dal fruttivendolo. Decise di denunciare i suoi aggunzi e andò in Questura a sporgere denuncia. Un atto di coraggio che innescò la furia omicida della camorra oplontina, determinata a chiudergli la bocca per sempre dopo lo sgarro.
Torre Annunziata, minaccia di far esplodere casa: “Fondamentale efficacia delle Forze dell’Ordine”
La soddisfazione del Segretario Provinciale del Sindacato di Polizia Coisp Giuseppe Raimondi
Fu ucciso a 35 anni in un giorno d'estate. La sua morte sconvolse profondamente la comunità di Torre Annunziata, anche all'epoca imprigionata in un velo d'omertà. Una ferita ancora aperta per la famiglia dell'imprenditore e per sua figlia Fabiola, costretta a crescere senza il padre. Ad oggi la guerra al racket è ancora in corso e sono in pochi ad avere il coraggio di denunciare i propri aguzzini. In un territorio complesso, assoggettato all'omertà, ancora si distingue la voce di un uomo che decise di non abbassare la testa.
Sondaggio
Risultati
