Torre Annunziata-Trecase. “Chiedo scusa a tutti per quello che ho fatto. Non ho un posto fisso, ma una bambina, e ieri ero venuta a Torre diciamo così, per ‘lavorare un poco’. Ho ingannato la cassiera col gioco del resto per guadagnarmi 12 euro. Quei calzini ne costavano 3”. Ha ammesso le sue colpe in lacrime davanti al giudice V. D., 35 anni, di Orta di Atella (Caserta).

‘Ricercata’ addirittura da tre Procure della Campania, con alle spalle condanne definitive e due inchieste ancora aperte su altrettanti ‘raggiri’ ai danni di commercianti di Trecase, la prima nel 2014, la seconda nel 2016, la presunta ‘lady-truffa’ è tornata oggi in libertà. Il pm, per lei, aveva chiesto la misura ‘soft’ dell’obbligo di dimora, nonostante nell’intero Vesuviano e da tempo fosse stato diffuso il suo preciso identikit.

L’ARRESTO. V. D. era finita in manette ieri (vedi link correlato, ndr), dopo il solito ‘giochetto’ tentato all’interno della merceria ‘Sex-Appeal’ di Corso Umberto I, in pieno centro a Torre Annunziata. “Dovevo andare a Castellammare di Stabia per un appuntamento – ha raccontato la 35enne singhiozzando in aula – . In macchina, con me, c’erano mia madre e mia figlia. Ho deciso di fermarmi prima per guadagnarmi qualcosa”.

A notare la donna poco distante dal negozio, due carabinieri della Stazione di Trecase, impegnati in un sopralluogo lungo il corso cittadino in compagnia dei colleghi dell’Aliquota operativa di Torre Annunziata. Sono stati proprio i militari, insospettiti dalla vicinanza della donna alla merceria, a seguire la 35enne fino alla cassa per ammanettarla in flagranza.  

IL SOLITO ‘COPIONE’. Il copione è sempre lo stesso. V. D. lo ha recitato alla perfezione anche ieri. ‘Lady-truffa’ entra in un negozio e compra merce per pochi spiccioli; poi paga con una banconota da 50 euro, ottenendo come resto due banconote da 20 e una da 5. Qui scatta il raggiro.

Con un movimento rapidissimo, quasi da fine prestigiatrice, la donna scambia una delle banconote da 20 con un'altra da 5 euro che conserva in tasca. “Mi ha dato solo 30 euro di resto”, dice infine al negoziante, che non riesce ad accorgersi del movimento quasi impercettibile: prende la banconota da 5 e le consegna un'altra da 20 euro, scusandosi. La truffa va segno. Vale al massimo 12 euro.

Sondaggio


Risultati



Puoi ricevere le notizie de loStrillone.tv direttamente su Whats App. Memorizza il numero 334.919.32.78 e inviaci il messaggio "OK Notizie"