Torre Annunziata. L’allarme dei sindacati: “Penalizzati pazienti del Distretto di Salute Mentale”
Le carenze messe in evidenza dalla Uil Fpl dopo la trasformazione dell’ex ospedale in centro vaccinale anticovid
10-07-2021 | di Redazione
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Sindacati preoccupati per le prestazioni ai pazienti del distretto di Salute Mentale.
E’ l’allarme lanciato dal sindacato Uil Fpl che ha scritto dalla direzione dell’Asl Napoli 3 Sud sulla situazione dell’ex ospedale civile di Piazza Cesaro a Torre Annunziata. A causa della pandemia è stato trasformato in centro vaccinale “arrecando disagi alla struttura della salute mentale e in particolare alla Sir (la struttura intermedia residenziale) che accoglie gli ospiti per le cure e gli spazi a loro dedicati – ha spiegato il sindacato -. Con l’apertura del centro vaccinale non si è tenuto presente dell’alto disagio che ciò avrebbe provocato agli ospiti della struttura residenziale, persone fragili con patologie particolari".
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Pazienti che hanno bisogno di spazi vitali ma che a causa dell’alta affluenza della struttura non vengono garantiti.“A questo si aggiunge l’ulteriore disagio per i lavoratori della struttura di piazza Cesaro, impossibilitati a parcheggiare nei posti riservati ai dipendenti. E vista la posizione dell’ex Ospedale, che è al centro di una piazza cittadina con scarsa disponibilità di spazi per la sosta, si chiede di sospendere l’efficacia della disposizione, di rivedere e ridiscutere la problematica, auspicando soluzioni percorribili, considerato il forte disagio per tutti i dipendenti che lavorano nella struttura.
La Uil Fpl sta studiano nuove proposte, come quella di “creare percorsi alternavi che consentano la campagna vaccinale in sicurezza, e al contempo trovare soluzione per gli ospiti della Sir evitando ipotetiche restrizioni, valutando i diversi accessi, uscite e percorsi che la struttura ha già di suo per il nomale deflusso dell’utenza. Oltre ad altri problemi che verranno analizzati e approfonditi in seguito. Siamo disponibili - concludono i rappresentanti sindacali Anzalone, Cesarano e Paciello - ad un confronto per giungere a soluzioni condivise, a favore di pazienti e dipendenti dell’ex ospedale. Ma occorre evitare decisioni frettolose e inadeguate".
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