Un comitato per le vittime di Rampa Nunziante. E’ stato questo l’annuncio di don Ciro Cozzolino, referente del presidio Libera di Torre Annunziata, durante l’omelia per la messa di suffragio che si è tenuta alla Santissima Trinità per ricordare gli otto angeli che persero la vita nel crollo del 7 luglio 2017.

Il nome del nuovo comitato comunicato da don Ciro dovrebbe essere proprio la data di quel triste giorno, che ha segnato la storia di una città.

Il parroco della Trinità ha voluto ricordare le vittime del crollo proprio nel giorno della festa della strage degli innocenti. Il suo è stato anche un bilancio di quanto avvenuto negli ultimi tre anni, con l’avvio del processo che sta per volgere al termine nel primo grado di giudizio. “Sono venute fuori tante situazioni che nemmeno immaginavano. Se qualcuno ha pensato che questa tragedia sarebbe stata dimenticata si è sbagliato. La ferita rimane sempre aperta. Noi abbiamo delle precise responsabilità: tenere viva la memoria e fare in modo che ciò non accada più. Sentiamo ancora parlare di altri crolli a Torre Annunziata. Non ci sono i morti ma c’è il problema della sicurezza”.

Dinanzi ai parenti di Pasquale Guida e Anna Duraccio, don Ciro poi ha proseguito. “Al termine della prima sentenza comincerà un'altra fase non semplice. Per tale ragione costituiremo il comitato 7 luglio, che avrà le finalità di seguire il processo e di preoccuparsi del problema sicurezza e della corruzione”.

Infine il referente del presidio Libera ha parlato di altre problematiche che attanagliano la città. “Non bisogna dimenticare di porre l’indice sull’usura e il racket. Le vittime sono altri innocenti che subiscono violenza da una società che è sempre la stessa”.

Successivamente saranno consegnati anche i messaggi di solidarietà per i commercianti, grazie anche all'ausilio di varie associazioni.

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