Torre Annunziata, l’assessore Celone attacca Starita e Ricciardi
Duro sfogo sui social della figlia d’arte in giunta a Torre Annunziata: “Anche 11 anni fa fecero dimettere mio padre”
27-09-2015 | di Raffaele Perrotta
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“È successo già 10 anni fa con mio padre Enzo. Lavorò con la passione, la determinazione e l'onestà che contraddistingue la mia famiglia e si dimise. Anche all'epoca c'era Ricciardi, colui che mi ha indicato come assessore e che adesso preferisce mettere la testa sotto la sabbia per mantenere strani equilibri”.
Tutto come 11 anni fa. Se è vero che la storia è ciclica, a Torre Annunziata il giro è più breve. Chi ha letto l’ultima notizia sul Comune oplontino nel 2004, non farà fatica a capire che i nomi sono gli stessi anche adesso: Starita, Ricciardi e Celone. La differenza, rispetto ad oltre una decade fa, è sull’ultimo, il maestro Enzo Celone. Al suo posto in giunta, proprio dopo 10 anni, la figlia Raffaella. Per il resto, storia simile.
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“Non serve a nulla periodicamente coinvolgere in politica persone serie, credibili, disinteressate, tenaci se rimangono inascoltate”, ha sentenziato l’attuale assessore Celone in un post/sfogo sui social a poche ore dalle possibili dimissioni.
ENZO CELONE. Suo padre Enzo, nel decennio scorso, ha curato i siti Unesco, ha preso a cuore le sorti del Moderno ed ha immaginato che la sua città, Torre Annunziata, potesse ospitare un museo permanente dei tesori scoperti negli scavi che prendono il nome della moglie di Nerone, Poppea. Era riuscito persino ad avere in concessione i locali della Ferrovia dello Stato a piazza Nicotera per ospitare le ricchezze del giacimento archeologico.
“Sono l'unico Assessore ad aver ottenuto in soli 10 mesi un importante finanziamento regionale per la riqualificazione di una meravigliosa area della città”, ha continuato Raffaella Celone sul suo post prima di elencare una serie di domande a cui non ha mai ricevuto risposta. “Ho chiesto notizie per la concessione da parte della Ferrovia al Comune delle arcate sotto il trincerone, interessate dal ‘programma Jessica’. Ho chiesto che venga fatta la delibera per il PUC o che si collaudino le pratiche per il condono edilizio. Ho chiesto il motivo per cui è arenato il piano parcheggi. Mi si risponde tutt’altro”.
Fino al tema porto, la cui delega è ancora dell’assessore Celone. “Un argomento di cui siamo all’oscuro sia io che l’assessore Irlando”.
Insomma, una storia che si ripete, finale compreso che potrebbe essere reso noto già domani.
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