Dramma occupazionale, desertificazione industriale e ripristino della legalità. Ospite nella nostra redazione Elisa Laudiero, nuova responsabile Cgil del ramo torrese-stabiese. 

"Arrivare in un territorio in cui due dei comuni principali sono sciolti per camorra non è affatto semplice. Ho svolto l'attività sindacale principalmente a Caserta e anche se non conosco quest'area alla perfezione, so bene cosa significa avere a che fare con realtà martoriate dal crimine. La nostra priorità è il lavoro, solo così strappiamo i giovani dalle grinfie della camorra".

Giovani in fuga e dramma lavoro. Gli occhi della Cgil sono puntati anche su Maximall Pompeii, il nuovo centro commerciale che aprirà nell'ex zona indistruale di Torre Annunziata. "Anche se è un investimento da parte di privati sono comunque utilizzati soldi pubblici, prelevati dalle tasche dei cittadini. Abbiamo già chiesto in passato un confronto per capire se c'è l'intenzione di creare sviluppo occupazionale sul territorio, coinvolgendo proprio i tanti lavoratori precari di quest'area. Continueremo a chiedere risposte, non ci fermeremo".

Ad aggravare lo scenario sociale e politico di Torre Annunziata è lo scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose. La battaglia per il ripristino della legalità è al primo posto nell'agenda Cgil. "A Torre Annunziata deve essere il lavoro la priorità - continua Laudiero - Senza concrete prospettive occupazionali favoriamo l'acuirsi di fenomeni criminali. Noi lavoreremo per portare avanti questa battaglia che non riguarda solo il territorio oplontino, ma tutta la Campania. Senza lavoro, non c'è speranza".

Creare nuovi posti di lavoro per combattere la desertificazione industriale. "Abbiamo l'opportunità di accedere ad ingenti risorse economiche. Basti pensare ai fondi Pnrr. Se questi finanziamenti fossero veicolati per creare lavoro, sarebbe un primo passo per uscire dell'impasse".

Il 1 dicembre Cgil e Uil saranno in piazza a Napoli per lo sciopero regionale indetto contro la manovra finanziara del Governo Meloni. "Il mezzogiorno pagherà un prezzo altissimo se non interveniamo - spiega Laudiero - ci mobiliteremo per dare voce ai lavoratori e alle lavoratrici in difficoltà che la destra ignora".

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