Benito Capossela per sempre il custode del Liceo 'Pitagora-Croce' di Torre Annunziata: da oggi l'aula magna porta il suo nome. 

A raccogliere l'eredità del compianto preside è la Dirigente Scolastica Maria Olimpia Tiziana Savarese, che ha inaugurato la commemorazione ricordando l'amico scomparso. "Benito si è impegnato senza sosta per questa scuola fino alla fine dei suoi giorni. Oggi ci siamo riuniti per intitolargli la nostra aula magna. Il suo costante impegno per raggiungere anche i risultati più complessi, merita un doveroso tributo. Lui amava lo sport, e per questo gli dedicheremo un torneo".

Ad un anno dalla scomparsa in centiania nell'aula magna per partecipare alla cerimonia di intolazione. Madrina d'eccezione la pallavolista Sara Menghi, centrale della Vesuvio Oplonti Volley. 

In occasione dell'evento commemorativo gli studenti del Pitagora-Croce - tra lacrime e voci tremanti - hanno raccontato ai presenti quanto fosse straordinario il loro amato preside. "Benito Capossela si è sempre dedicato al nostro benessere, proprio come avrebbe fatto un genitore. Perchè è questo che è stato per tutti noi ragazzi: un padre".

In prima fila le figlie - Simona, Martina e Roberta - ascoltano commosse il susseguirsi di racconti e aneddoti. Benito Capossela davanti alle sfide difficilmente si tirava indietro. Caparbio e determinato, riusciva comunque a raggiungere l'obiettivo. 

"Grazie a lui portammo a Torre Annunziata la Mehari di Giancarlo Siani. Se non ci fosse stato il folle Benito, insieme ai suoi ragazzi, non saremmo riusciti a raggiungere quel traguardo". A ricordare il compianto preside è l'ex Amministratore Antonio Irlando. Il suo elogio tratteggia la personalità unica e straordinaria del dirigente. Un uomo dal carattere particolare, animato da un giusto pizzico di follia. L'ingrediente segreto per riuscire anche nelle imprese più complesse. 

"Serviva un posto dove custodire quell'auto che non è una vettura qualunque, ma il simbolo di un giornalista che ha dato la vita per la legalità. Benito non si scoraggiò, trovò subito una soluzione: aprì le porte dell'istituto e custodì la preziosa Mehari all'interno della palestra".

Al Pitagora-Croce anche una speciale kermesse sportiva in onore di Capossela. Dalla boxe alla pallovolo: i ragazzi omaggiano l'amato preside con i loro straordinari talenti.

Il liceo sportivo è uno degli obiettivi più importanti raggiunti dal dirigente. Tra le mura di quella palestra, mentre i ragazzi si allenano, la presenza di Capossela è più forte che mai. Resta scolpito il segno di un uomo che ha ispirato i giovani quotidianiamente, dedicando la sua intera esistenza all'istituzione scolastica.  


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