Torre Annunziata. Le fiaccole della speranza per la riapertura del Pronto Soccorso
In centinaia in strada dal piazzale dello stadio Giraud fino alla Basilica della Madonna della Neve: “Riapritelo”
27-01-2024 | di Redazione
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Tutti in piazza con le “fiaccole della speranza” per la riapertura del pronto soccorso di Boscotrecase. Cittadini torresi, e non solo, si sono riversati per strada a protestare per un diritto ormai violato da tempo: quello alla Salute. Sono ormai quattro anni che il pronto soccorso dell'ospedale di Boscotrecase è chiuso.
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Durante la pandemia Covid, il presidio dell'ospedale fu chiuso e l'intera struttura fu adibita ad accogliere solo i pazienti affetti dal coronavirus. Da allora, e anche una volta terminata la pandemia, il pronto soccorso non è stato mai riaperto e i cittadini di Torre Annunziata e delle zone limitrofe sono costretti a fare riferimento solo ed esclusivamente al pronto soccorso di Castellammare di Stabia e a quello del Maresca di Torre del Greco.
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Nuovo corteo per il diritto alla Salute
E questa sera in tanti, centinaia, hanno ribadito il loro coro di protesta. “Riapritelo”, il grido che si sente da più parti. Dalle 20 centinaia di fiaccole si sono accese, dal piazzale dello stadio Giraud fino alla Basilica della Madonna della Neve, che ha visto la partecipazione attiva di numerosi cittadini. Tra i partecipanti volti di spicco come il Senatore Mazzella, l’onorevole Sandro Ruotolo, il sindaco di Trecase Raffaele De Luca e il consigliere regionale Severino Nappi. La fiaccolata è stata organizzata dal movimento cittadino “Ce avite accise ‘a salute” con la partecipazione delle associazioni: “Mamme Vulcaniche”, ABC (Associazione benessere Collettivo), Catena Rosa e gli Ultras del Savoia. L'ospedale, pur avendo a disposizione strutture adeguate, non dispone di personale medico specializzato a causa dei tagli del personale, avvenuto dopo la pandemia.
“Siamo oggi riuniti per farci restituire qualcosa che ci spetta di diritto”, affermano i cittadini, “La salute, così come l'assistenza, è fondamentale per la vita di tutti”. La manifestazione si è conclusa con un intervento del monsignor Raffaele Russo, rettore della Basilica della Madonna della Neve. Anch’egli al fianco dei cittadini, per il diritto negato alla tutela della salute di tutta la comunità vesuviana: “Non è una battaglia politica – ha gridato sul sagrato della chiesa il monsignore – ma una battaglia di civiltà”. (Giada Cuomo).
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