Torre Annunziata, le storie dei pescatori viste dagli studenti: 'Il racconto di come è cambiata la città'
Il documentario degli alunni del 'De Chirico' presentato ieri al Supercinema di Castellammare
05-12-2023 | di Redazione
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I pescatori di Torre Annunziata, le loro storie e una tradizione che fa parte dell'economia di una città dalle tante emergenze. Raccontati con lo sguardo di studenti di talento che ieri mattina hanno presentato il loro lavoro di squadra. “Visioni di Torre” è il docufilm realizzato dagli alunni del liceo "De Chirico". L'evento è stato organizzato dalla “Direzione Generale Cinema e Audiovisivo” con la partecipazione del Liceo Artistico e delle scienze umane di Torre Annunziata.
Un'ora e mezza in cui il pubblico che si è ritrovato nella sala del Supercinema di Castellammare di Stabia si è immerso in un viaggio che è anche un modo per tornare al passato. Dalle 12 fino alle 13:30 si è tenuto questo evento cinematografico dove i ragazzi del “De Chirico” hanno presentato il documentario su Torre Annunziata svolto negli ultimi mesi.
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In questo film si è potuto vedere come la città sia cambiata su molti aspetti. Puntando i riflettori sul lavoro del pescatore che ha visto un passaggio di generazione in generazione. In alcuni casi si è trattato anche di una rivoluzione culturale, come nei comportamenti verso le donne. Quando in passato i compagni vietavano molte abitudini ad oggi comuni nella vita di ognuna di loro . “All’inizio quando ci hanno proposto questo progetto non ci aspettavamo qualcosa di cosi grande" spiegano i ragazzi che hanno partecipato alla registrazione del documentario. "Abbiamo avuto una serie di emozioni contrastanti, chi era felice e chi aveva paura di poter commettere qualche errore durante le riprese. Col tempo però abbiamo fatto tanta esperienza, al punto che ci sentavamo tutti in sintonia l’uno con l’altro ed era come avere una seconda casa stando tutti insieme. Quando i nostri professori ci hanno detto che il documentario sarebbe stato proiettato al cinema siamo stati contentissimi perché ci siamo resi conto che tutto il lavoro fatto è stato apprezzato al punto di essere mostrato al cinema. Per tutti noi quest’esperienza è come se fosse stata un trampolino di lancio verso tanti obbiettivi che un giorno speriamo di raggiungere tutti insieme”.
(Antonio Amore)
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