È una donna di origini ucraine la presunta complice del 39enne marocchino accusato del tentato omicidio di un cittadino nigeriano a Torre Annunziata. A incastrarla sono state le indagini della Polizia, condotte dagli agenti del Commissariato locale sotto la guida del dirigente Francesco Cerciello.

La donna, ritenuta responsabile in concorso nell’aggressione avvenuta ieri mattina nella zona dei giardinetti, è stata individuata grazie alle immagini dei sistemi di videosorveglianza, che l’hanno ripresa mentre prendeva parte al ferimento prima di darsi alla fuga.

Nella serata di ieri, dopo una mirata attività di ricerca, i poliziotti sono riusciti a rintracciarla e a sottoporla a fermo. Concluse le formalità di rito, è stata condotta nel carcere di Secondigliano, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa dell’udienza di convalida.

Intanto resta dietro le sbarre anche il presunto autore materiale del ferimento, un 39enne di origine marocchina. L’uomo era stato individuato nel pomeriggio di ieri all’interno di un ex stabilimento balneare e arrestato con l’accusa di tentato omicidio: secondo la ricostruzione degli investigatori, al culmine di una lite in spiaggia avrebbe colpito la vittima alla gola con un’arma da taglio, riducendola in pericolo di vita.

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