Torre Annunziata. ll mare della vergogna, la Gori: “Nessun guasto alle fogne”
La replica dell’azienda dopo la nota del sindaco Vincenzo Ascione: “Contattare l’Arpac per i prelievi”
13-08-2021 | di Marco De Rosa
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Non c’è correlazione tra guasti alla rete fognaria e i liquami che hanno fatto scalpore ieri nella zona dei lidi di Torre Annunziata.
Lo ha confermato la Gori, che gestisce il servizio idrico e la rete di fognature cittadine. La società era stata interpellata dal sindaco di Torre Annunziata Vincenzo Ascione. Ha suscitato sgomento e rabbia tra i cittadini la presenza di chiazze di liquami non meglio identificate. Un fatto che ha scatenato i bagnanti che hanno etichettato la spiaggia come il “mare della vergogna” e che ha reso necessario un sopralluogo della Guardia Costiera che ha issato la bandiera rossa. Un fatto che però non ha fatto desistere i bagnanti che hanno continuato imperterriti a scendere a mare.
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Di qui la replica del sindaco che ha allertato Capitaneria, Regione Campania e anche la Procura della Repubblica, innescando un litigio con i comuni vicini. Nella nota del primo cittadino veniva infatti precisato che “tale situazione, che presumibilmente deriva dalla costa della vicina Torre del Greco, non è assolutamente tollerabile per l’Amministrazione Comunale di Torre Annunziata che si sta costituendo parte civile in tutti i reati ambientali in cui risulta parte lesa”.
Pronta la replica della Gori che ha spazzato via il campo da ogni dubbio, precisando la mancanza di correlazione dal fatto in questione con eventuali guasti alla rete fognaria. Questo in base ad “accertamenti tecnici, estesi anche alle infrastrutture fognarie ricadenti nel comune di Torre Del Greco, i quali hanno confermato che non vi è alcuna correlazione tra l’evento verificatosi ed eventuali malfunzionamenti delle reti e impianti fognari da noi gestiti. Al fine di accertare la natura del materiale in sospensione rilevato nelle acque di balneazione del tratto prospiciente Viale Colombo all’altezza del “Lido Risorgimento” - come consigliato dai nostri tecnici nel corso delle precitate attività congiunte – si ritiene opportuno contattare l’Arpac per effettuare specifici prelievi di campioni d’acqua da sottoporre a controllo analitico”.
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