Torre Annunziata, lotta all'inquinamento: 'Non si può morire di rifiuti, insieme contro i crimini ambientali'
Dal fiume Sarno alla risorsa mare, istituzioni a confronto al 'De Chirico'. 'Basta omertà, denunciate chi avvelena le nostre terre'
15-04-2025 | di Rosanna Salvi

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“I crimini ambientali sono una sentenza di morte”. Dal fiume Sarno alla risorsa mare. A Torre Annunziata, nell'aula magna del liceo 'De Chirico', istituzioni a confronto sull'ambiente. “Crediamo che i reati ambientali siano meno gravi perché non vediamo scorrere il sangue. Eppure scorre eccome, solo che ce ne accorgiamo dopo con tumori, malattie neonatali e danni alla salute. Sono reati che non si verificano di notte, ma di giorno e sotto gli occhi di tutti. Abbiamo il dovere di denunciare chi avvelena la nostra terra”.
A dichiararlo è Domenico Airoma, Procuratore capo della Procura della Repubblica di Avellino, relatore del convegno e massimo esperto dei crimini ambientali. “Il Sarno paga a caro prezzo anche le condotte inquinanti nell'area del Solofrana. Dobbiamo essere compatti e lavorare per il disinquinamento del fiume. Anche la Terra dei Fuochi è una piaga. Avremmo dovuto chiamarla Terra dei Ciechi. Tutti sversano in continuazione, eppure nessuno vede nulla”.
Via alle politiche di repressione e prevenzione, ma nel frattempo i rifiuti sono sottoterra e le malattie aumentano. “Forse se li chiamassimo crimini contro la salute a effetto ritardato, la smetteremmo di sottovalutarli – dichiara il Colonnello Pasquale Starace, Comandante del Gruppo Carabinieri Tutela Ambientale e Sicurezza Energetica di Napoli – Un antidoto c'è ed è la diffusione della cultura dell'ambiente. Faccio tutti i giorni la mia parte. Sono figlio di questa terra e lotto per la sua rinascita, ma ora tocca anche a voi”.
A unirsi all'appello di Starace è il sindaco Corrado Cuccurullo: "Abbiamo messo in atto un'attività amministrativa fortemente improntata alla tutela dell'ambiente. Il tema dello sversamento illegale dei rifiuti non dipende né dall'operatore ecologico né tanto meno dalla presenza della videosorveglianza. Avviene in pieno giorno, sotto balconi e finestre. Parliamo di comportamenti scellerati che avvelenano la città. Dobbiamo essere capaci di fare tutti uno scatto collettivo, oppure ogni sforzo sarà vano".
Il convegno, introdotto dai saluti della preside Rosalba Robello, del presidente del consiglio comunale Davide Alfieri e dell'avvocato Maria Florinda Di Leva, si è avvalso del contributo di Giovanna Ceppaluni, Presidente del Tribunale di Torre Annunziata. “La Procura Oplontina è costantemente impegnata nella prevenzione e repressione dei crimini ambientali. Sono stati eseguiti centinaia di sequestri e numerose denunce. Il disinquinamento del Sarno è la nostra priorità”.
A illustrare i risultati per la Regione Campania è Mario Casillo, capogruppo regionale del Partito Democratico. "A oggi il Sarno non è più il fiume più inquinato d'Europa, basta diffondere informazioni false. Entro la fine dell'anno, quando chiuderemo tutti gli scarichi, lo potremo definire uno tra i migliori in termini di qualità ambientale. Sembra un sogno, ma non lo è. Questa terra può e deve rinascere. Torre Annunziata ha un litorale con 7 km di costa e questo basta a riassumerne le potenzialità. I miglioramenti ci sono e abbiamo il dovere di trasmetterlo ai ragazzi, affinché guardino il futuro con maggiore ottimismo". A Sarno la settimana scorsa è stato chiuso uno dei cinque scarichi della città. Entro l'estate, come annunciato da Casillo, saranno chiusi tutti gli scarichi civili.
La tutela della risorsa ambientale gioca un ruolo cruciale nel rilancio di Torre Annunziata, città con il terzo porto più grande della Regione Campania. "Non possiamo compromettere le risorse che abbiamo - dichiara Valentino Ferrara, dirigente del comune oplontino - Abbiamo rimosso 180mila euro di rifiuti dalla ex linea ferroviaria Cancello-Torre Annunziata e 130mila euro di immondizia dall'ex scuola Monsignor Orlando. L'amministrazione c'è, ma serve la collaborazione di tutti. Tendo a sottolineare che su questo territorio alcuni tra i danni più gravi sono stati provocati proprio da aziende pubbliche e dunque dallo Stato".
Al convegno sono intervenuti anche Vincenzo Marrazzo, Presidente del Parco Regionale del bacino idrografico del fiume Sarno e l’Avvocato Renato D’Antuono, Presidente della Camera Penale di Torre Annunziata. "Bene questa azione sinergica, ma è tempo che la politica inizi di nuovo a prendere decisioni importanti. Basta decidere in base a economia e profitti, qui c'è in gioco la salute di intere popolazioni e serve una svolta", conclude D'Antuono.
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