Torre Annunziata. Madonna della Neve, una festa a metà: “Speriamo nel 22 ottobre”
La speranza dal palco del Villaggio del fanciullo: “Troppe sofferenze, preghiamo la Vergine Bruna per ridarci la libertà”
05-08-2021 | di Marco De Rosa

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“Speriamo che il 22 ottobre sia un giorno diverso dall’ultimo anno e mezzo vissuto a Torre Annunziata. Preghiamo la Vergine Bruna di ridarci la libertà che il covid ci ha tolto”.
E’ la speranza che monsignor Raffaele Russo ha rinnovato in occasione delle celebrazioni del 5 agosto. Doveva essere il giorno della rievocazione storica, ma a causa del covid è stata una festa a metà. La pandemia ha preso di nuovo il sopravvento per uno dei culti più sentiti tra i cittadini di Torre Annunziata.
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Seppure i dati siano più stabili rispetto alle settimane scorse, è stato preferito cancellare anche per quest'anno la cerimonia della rievocazione del ritrovamento del quadro avvenuta nel 1354 dinanzi lo scoglio di Rovigliano. E' la seconda volta, dopo quella dell’anno scorso, che non si terrà dal 1952, quando fu istituita da don Emilio Lambiase (per i riferimenti storici si ringrazia Vincenzo Marasco, ndr).
Decine di fedeli hanno partecipato alla celebrazione religiosa. Presente il sindaco di Torre Annunziata Vincenzo Ascione, i cittadini, i pescatori che hanno “scortato” la Madonna della Neve per tutto il tempo, sperando che aiuti la città a cancellare oltre un anno e mezzo di sofferenze.
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