Torre Annunziata, maggioranza e opposizione unite: 'Riaprire subito il pronto soccorso'
Conferenza stampa a Palazzo Criscuolo, il sindaco Cuccurullo: 'Insieme per il bene dei cittadini'
05-12-2024 | di Rosanna Salvi
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"Abbiamo scritto una pagina di straordinaria maturità politica a Torre Annunziata. Il consiglio comunale e tutte le forze politiche sono schierate insieme per il diritto alla salute. I cittadini non possono aspettare: il pronto soccorso di Boscotrecase deve essere immediatamente riaperto".
Con queste parole il sindaco Corrado Cuccurullo dà il via alla conferenza stampa convocata dal Presidente del Consiglio Comunale Davide Alfieri, che introduce l'incontro sottolineando "l'importanza di essere uniti in una battaglia che mette al centro il benessere di intere comunità". All'indomani della lettera firmata dai sei sindaci del comprensorio vesuviano e indirizzata all'Asl e al Presidente De Luca, tutti i capigruppo consiliari al fianco del primo cittadino. "Dobbiamo lottare per restituire a questo territorio un diritto negato - dichiara Roberto De Rosa (Popolari per la Pace) - Non è accettabile che un cittadino di Torre Annunziata non abbia un pronto soccorso vicino. Se sarà necessario, andremo a protestare personalmente sotto gli uffici di Asl e Regione".
"Quando il tema riguarda la salute non deve esserci alcuna bandiera politica - dichiara Lucio D'Avino (Oplonti Futura) - Abbiamo il dovere di essere uniti e di andare nella stessa direzione". La chiusura del pronto soccorso fu stabilita quattro anni fa, quando il presidio fu convertito a Covid Hospital per fronteggiare la pandemia. "In passato era necessario, ma adesso non più. Ora è tempo di fare l'ultimo step - spiega Anastasia Quaranta (Orgoglio e Dignità) - Molti reparti sono già stati aperti, basti pensare all'emodinamica. Adesso però è tempo di riaprire quello più importante". Sul tema della riapertura interviene Salvatore Monaco (Movimento 5 Stelle), che ringrazia le associazioni per il contributo degli ultimi anni. "Avere tutte le forze politiche compatte è un segnale forte, soprattutto quando al centro del dibattito c'è un argomento così fondamentale. Non possiamo più sopportare l'idea che si verifichino altre tragedie, non è accettabile".
Al centro della conferenza stampa l'emergenza sanitaria che attanaglia l'area vesuviana. Uno scenario preoccupante su cui interviene il consigliere Michele Avitabile (Italia Viva), che porta a Palazzo Criscuolo la sua drammatica testimonianza. "Ho pagato a caro prezzo le conseguenze della chiusura del pronto soccorso. Ho perso mio fratello e non posso fare a meno di chiedermi cosa sarebbe successo se fosse stato aperto il presidio. Magari oggi sarebbe ancora qui con me".
Ad aggravare il quadro le condizioni dell'ospedale San Leonardo di Castellammare, presidio tra i tre peggiori d'Italia. "Senza numeri alla mano è difficile fotografare nel dettaglio l'emergenza. In Campania in caso di codice giallo si può arrivare anche a 8 ore di attesa - dichiara Emanuela Cirillo (Azione) - Cosa accadrà quando aprirà Maximall Pompeii, per cui sono attesi 45mila ingressi giornalieri?".
Le forze politiche scendono in campo con l'obiettivo di sollecitare gli organi competenti. "Il Partito Democratico è in prima linea per la riapertura e sono in corso tavoli sovracomunali per trovare una soluzione", precisa Fabio Giorgio (Partito Democratico). Scatta la mobilitazione tra i capigruppo, che già in passato si erano attivati per la salute pubblica. "A giugno ci sono stati i primi incontri con Asl e Regione Campania - dichiara Clelia Sansone (Torre Libera) - Anche se la decisione non dipende dagli amministratori del Comune, abbiamo comunque il dovere di essere portavoce della cittadinanza e di lottare in prima fila per la riapertura". E sulla coesione del consiglio comunale interviene Raffaele De Stefano (Torre dei Valori). "Non era scontato che oggi fossimo tutti d'accordo. Questa è l'ennesima dimostrazione dell'onestà intellettuale che caratterizza questa Amministrazione".
"Il diritto alla salute deve essere garantito e preservato - spiega Sofia Felicia Donnarumma (Progressisti e Democratici) - Lavoriamo incessantemente da diversi mesi e non smetteremo finché non ci sarà una svolta". Ad unirsi all'appello Maria Di Mario (+Europa), Maurizio Palumbo (Fare Democratico) e Brunone Avitabile (Area Socialista). "Questo è un argomento importantissimo per il nostro paese che accende i riflettori su un'emergenza nazionale. L'amministrazione non lascerà i cittadini soli e chiederà alle istituzioni competenti di fare la propria parte", spiega Palumbo. "Un'emergenza costata cara a molte famiglie, costrette a fare i conti con una sanità al collasso - ribadisce Di Maio - conosco tante persone che hanno perso i loro cari ed è intollerabile. Siamo stanchi di aspettare, il pronto soccorso va riaperto".
A Palazzo Criscuolo non c'è traccia di scontri, i capigruppo consiliari sono determinati a sollecitare gli organi competenti. "Non possiamo girarci dall'altra parte perchè significherebbe venire meno ai nostri doveri. Daremo voce alla cittadinanza finché non avremmo ottenuto la riapertura", conclude Avitabile.
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