“Siamo stati lasciati soli, ora non strumentalizzateci”. A parlare è Marianeve Dorato, l’ormai ex proprietaria di “Fredda Idea”, il minimarket incendiato in via Carminiello lo scorso 7 aprile e chiuso in via ufficiale due giorni fa.

L’ACCUSA. Gestiva l’attività assieme al marito, ma dopo aver fatto la conta dei danni ha deciso di alzare bandiera bianca. “Io non soffro di omertà, anche perché ho denunciato l’accaduto –ha dichiarato Marianeve Dorato- E ci tengo a sottolineare che non ho mai avuto legami con la camorra. Inoltre solo all’annuncio della chiusura del minimarket qualche politico o associazione si è fatto sentire. Solo Luigi Ammendola, assessore ai lavori pubblici, ci è stato vicino con piccoli gesti e si è fatto davvero voler bene. Ora è come se tutti cercassero di farsi pubblicità con la mia storia. Se fossero intervenuti dal primo giorno, magari non sarebbe accaduto più nulla”.

IL CHIARIMENTO. Marianeve Dorato ha lavorato anche per “Eccomi Qua”, il minimarket in corso Vittorio Emanuele, colpito la sera di Pasquetta dall'espolsione di una bomba carta. “Il negozio l’ho avviato io, ma non c’è alcun collegamento tra i due avvenimenti – ha sottolineato- Ora l’attività è di Cira Gessosi, con la quale mi accomuna solo un grado di parentela, essendo lei mia zia”.

IL FUTURO. Il futuro della commerciante potrebbe essere lontano da Torre Annunziata. “Stiamo pensando di riprendere a lavorare, ma non in questa città che ormai è irrecuperabile- ha concluso- Potremmo spostarci per cercare di avere un avvenire migliore”.

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