Dall’esperienza del Gruppo di auto mutuo aiuto è nata l’associazione Familiarmente che ha lo scopo di promuovere la salute mentale e la conoscenza dei diritti. L’iniziativa è scaturita nell’ambito del centro di igiene mentale di Torre Annunziata dapprima con gli utenti dello stesso centro, allargatasi, poi, ad altre città vicine. “Solo arricchendo le nostre relazioni, le esperienza crescono – sostengono gli associati – Per questo motivo abbiamo già messo in campo, e continueremo a farlo, una serie di iniziative che vanno da eventi a presentazioni di libri. Cerchiamo ed offriamo aiuto. La nostra esperienza è inclusiva, vogliamo rompere quel muro che isola le persone malate ed i loro familiari”.

Per rompere questo muro, che spesso è anche di silenzio, Familiarmente organizza piccole escursioni fuori porta, a cui contribuiscono sia gli operatori, autotassandosi, che gli iscritti. Ma anche il problema lavoro è una battaglia centrale dell’associazione perché, sostengono, “le persone malate sono svantaggiate anche economicamente. Nel corso dei mesi ci siamo confrontati con diverse attività commerciali, alcune che offrono lavoro ai disabili in un bene confiscato. Purtroppo da un lato siamo consapevoli che la malattia non aiuta le performance lavorative, ma dall’altro lato, c’è la difficoltà di accettare persone che hanno bisogno di sostegno e che si guardano come se fossero diverse”. Per questo motivo, si ritorna a parlare di diritti e “di lavoro che c’è da fare su quelli della persona, la cui conoscenza porterebbe, a prescindere, l’inclusione”.

Infine, proprio sulla questione dei pregiudizi, dagli associati a Familiarmente il coro è unanime: “Spesso bisogna abbattere quelli familiari perché – concludono – chi ne paga le conseguenze è solo il malato che diviene quasi ghettizzato in casa”.

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