Negozi chiusi alle 18.00 a Torre Annunziata. In base all’ordinanza emessa nei giorni scorsi dal Sindaco Ascione, alcune attività commerciali del territorio sono costrette ad una chiusura anticipata così da creare a sua volta una sorta di ‘coprifuoco’.

Una regola che piega ancora di più il commercio locale, già ampiamente messo in difficoltà dalla pandemia mondiale. I commercianti sono stanchi di essere messi alla gogna e di pagare sempre le conseguenze di una situazione di per sé già ampiamente difficile.

“Sarebbe giusto se questa ordinanza valesse per tutti – commenta la Direttrice del negozio Faida - ma chiudere esclusivamente i negozi di abbigliamento e calzature per adulti, mi sembra una cosa molto limitativa dal momento che da quando è in vigore questa ordinanza, nulla è cambiato, le persone continuano ad uscire e ad assembrarsi fuori ai bar o per strada”.

“Le regole non si rispettano perché non ci sono controlli sul territorio comunale – continua - si vede solo una pattuglia dei carabinieri che passa alle 18.00 per intimarci di chiudere, come se volesse incutere chissà quale terrore, ma alle persone è chiaro che non verranno fatte sanzioni alcune”.

Molta la rabbia degli esercenti è tanta e sull’argomento chiusura e le aspettative non sono delle migliori: “Spero che questa ordinanza non sia prorogata altrimenti è la fine – dice la Proprietaria del negozio Kikama – Onestamente non mi aspetto un abbassamento della curva dei contagi tra dieci giorni”.

I commercianti stanno vedendo in questo periodo infrangersi i sacrifici fatti per una vita intera e stare a guardare non è facile: “Siamo stati presi per i fondelli noi negozianti – commentano -  c’è sempre gente per strada e vicino ai bar. Il problema non siamo noi perché non è che dopo le 18 il virus non esiste più. A questo punto o chiudono tutti i negozi oppure così non ha senso”.

a cura di V.V

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