Sono in tutto quaranta i ‘rom’ di etnia croata che vivono in condizioni igieniche drammatiche nel campo di Largo Macello. Tra questi 21 bambini, censiti e scoperti oggi dai carabinieri di Torre Annunziata (agli ordini del comandante Egidio Valcaccia) e dai vigili urbani del tenente Antonio Virno. Le forze dell’ordine, accompagnati dai sanitari dell’Asl (i dottori Rino Marasco e Renato Pinto), entrano al campo intorno alle 9. Lo spettacolo ai loro occhi è raccapricciante.

Due solo le roulotte di fortuna per dormire. Il resto è un accampamento fatto di casupole allestite come stalle anche perché, a Largo Macello, i bimbi quasi dormono coi cavalli. Tre in tutto, regolarmente registrati all’anagrafe veterinaria. Il proprietario è un cittadino di Torre Annunziata che ora li ha ripresi, trasferendo i suoi cavalli in una stalla autorizzata di Largo Genzano.

I bagni, al campo, in pratica non esistono e i rifiuti si gettano dietro le roulotte, al confine con la spiaggia. Tra i quaranta occupanti rom di origine croata due sono agli arresti domiciliari. Solo dieci persone mostrano un regolare documento d’identità. A tutti, oggi, è stato comunicato uno sgombero quasi imminente, forse già pronto a giugno.

Il campo rom, infatti, ostacola il completamento della bretella Porto-Autostrada. Progetto cofinanziato dalla Regione e da 'sbrigare' entro il prossimo 31 dicembre. Pena la perdita di fondi pari a circa 33 milioni di euro.

Dal Comune di Torre Annunziata assicurano l’imminenza dello sgombero ma, ad oggi, non è ancora stata individuata un’area alternativa per ospitare un nuovo campo ‘rom’. Stavolta però, trapela sempre da Palazzo Criscuolo, con bagni e senza cavalli.    

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