"Siamo vicini alla famiglia e abbiamo fiducia nella magistratura". I vertici dell'Asl aspettano l'esito dell'inchiesta sulla morte di un neonato nell'ospedale di Castellammare di Stabia. Poco più di un mese di agonia in terapia intensiva neonatale, poi la morte. Ora sulla tragedia che ha colpito una famiglia di Torre Annunziata, la mamma ha 25 anni e il papà 26, indaga la Procura di Torre Annunziata: tre i medici che risultano indagati. Tutto è scattato dopo la denuncia presentata dal legale dei genitori del piccolo, nato il 22 febbraio dopo un parto difficile e poi ricoverato nel reparto specializzato di terapia intensiva neonatale stabiese, dove il bimbo è morto poco prima di Pasqua. Il 28 marzo il suo cuore si è fermato.

Già eseguita l'autopsia martedì scorso sul corpo del piccolo, si è in attesa di conoscere il responso. I periti hanno 90 giorni di tempo per depositare gli esiti e spiegare le cause di quella morte. E se ci siano responsabilità sull'arresto cardiaco al momento della nascita che ha fermato l'afflusso del sangue al cervello per 17 secondi. 
Mentre dalla direzione dell'Asl Napoli 3 Sud arriva la "piena fiducia nel lavoro della magistratura e vicinanza alla famiglia", a spiegare le cause del decesso secondo la struttura sanitaria è Roberto Cinelli, direttore della terapia intensiva neonatale dell'ospedale San Leonardo. In una nota diffusa dall'Asl si dice come il piccolo sia stato colpito da una "gravissima asfissia perinatale legata ad una estrazione difficile per la presenza di un nodo vero di cordone ombelicale" e come nei giorni successivi al parto si sia verificata una "gravissima encefalopatia ipossico ischemica con insufficienza multi organo e necessità di ventilazione meccanica continua".

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