Controlli più serrati ai varchi di ingresso ma del temuto effetto post-strage di Milano, oggi, al Tribunale di Torre Annunziata, nemmeno l’ombra. Complice un Palazzo di Giustizia quasi deserto, per l’elevata partecipazione allo sciopero indetto dal Consiglio Direttivo della Camera Penale oplontina (l’agitazione finirà solo mercoledì, ndr), le nuove disposizioni in materia di sicurezza, imposte dal Governo dopo le tre vittime di quattro giorni fa in Lombardia, non creano particolari disagi ai pochi magistrati ed avvocati presenti stamattina a Corso Umberto.

Ben diversa la situazione al Centro Direzionale di Napoli dove, già dalle 8, lunghissime code hanno letteralmente intasato i due accessi principali al Tribunale. “Colpa” dei nuovi controlli al metal-detector da oggi in vigore in Procura anche per magistrati ed avvocati. Test decisamente negativo se è vero che, a fine giornata, la Camera Penale di Napoli ha ufficialmente chiesto di “sospendere ad horas il nuovo dispositivo di sicurezza”. Dispositivo che non ammette eccezioni: anche gli addetti ai lavori, dunque, apriranno borse e zaini, mostrando pure i loro tablet e telefonini ai varchi di ingresso.

Per le prime risposte sulla gestione e sull’affidabilità dei controlli, anche a Torre Annunziata, occorrerà però attendere almeno giovedì quando, terminata l’agitazione degli avvocati (ancora sul piede di guerra per il sovraffollamento e la mancanza di risorse necessarie a gestire le udienze), il Palazzo di Giustizia tornerà a riempirsi.

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