Entro un mese saranno tutti licenziati. Lo stabilimento per la produzione di mascherine allo Spolettificio chiuderà. E’ stata questa la decisione a parte dell’Aid, tramite la direzione generale guidata da Nicola La Torre, in merito ai vari 56 dipendenti assunti poco meno di due anni fa per far fronte all’emergenza Covid.

Ora la decisione di confermarne 15 per altri 30 giorni, per poi successivamente licenziare anche loro. Il sindacato unitario Rsu Cgil Cisl e Uil dello Spolettifico ha espresso tutta la propria disapprovazione per la situazione che si è creata.

“Lo Spolettificio, da Luglio 2020, è stato riconvertito per produrre mascherine chirurgiche e filtranti FFP2 per le forze armate. Tale attività ha visto l’assunzione di 56 persone somministrate, le quali, in questi anni di pandemia, hanno lavorato ciclicamente 24h su 24h, sette giorni su sette, per perseguire gli obiettivi prefissati. Nonostante i recenti articoli presenti sul sito internet di AID abbiano dichiarato il potenziamento ed il perfezionamento della produzione di mascherine, e tenendo conto anche del fatto che dai bilanci del 2020 e del 2021 lo Stabilimento di Torre Annunziata abbia realizzato un utile (oltre 3 milioni di euro negli ultimi due anni) grazie anche all’impiego dei somministrati, è stato deciso dalla Direzione Generale, guidata dal Dottor Nicola Latorre, che il 18 Marzo 2022 saranno confermate solo circa 15 persone somministrate per un altro mese, per poi essere licenziate anche queste ultime”.

Poi hanno aggiunto. “Eppure, all’interno dello Spolettificio ci sarebbero anche altre attività da svolgere, come quella della dematerializzazione e digitalizzazione dei documenti cartacei della Pubblica Amministrazione, in quanto lo Spolettificio funge da supporto al Centro di Dematerializzazione e Conservazione Unico della Difesa (Ce.De.CU) di Gaeta. Inoltre, Agenzia Industrie Difesa riceverà nel prossimo biennio circa 18 milioni di euro dai fondi del PNRR proprio grazie alla “missione digitalizzazione”. Tuttavia, la Direzione Generale ha affermato che non ha intenzione di proseguire nemmeno quest’ultima attività nello Spolettificio.

A tutto ciò va aggiunta anche la mancanza di assunzioni e turn over a Torre Annunziata negli ultimi 50 anni, e che, attualmente, la forza lavoro civile interna presente nello Stabilimento è inferiore alle 50 unità.

Siamo seriamente preoccupati non solo per il futuro dei Somministrati, i quali stanno subendo una vera ingiustizia dove aver lavorato duramente e fatto raggiungere allo Spolettificio e ad AID profitti mai visti nei precedenti esercizi finanziari, ma anche del futuro dello Stabilimento visto che, ad oggi, la Direzione Generale non ha rispettato le promesse passate e si rifiutano, da mesi, di avere un confronto per capire quale Piano Industriale spetta a Torre Annunziata”.

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