TORRE ANNUNZIATA. A bordo di una Smart, non si ferma all'alt dei finanzieri: arrestato in città, dopo una folle fuga, il figlio del boss di Ponticelli. Il giovane, di 23 anni, Umberto De Luca Bossa ed alla guida dell'auto, è stato bloccato dai militari delle Fiamme Gialle nei pressi del casello autostradale di Torre Annunziata Sud.

Insieme a lui, nella Smart, viaggiava un complice, di 25 anni, anch'egli napoletano. Entrambi, alla vista dei finanzieri, hanno cercato di invertire il senso di marcia, ma poco dopo sono stati raggiunti ed ammanettati. Poi, sono stati trasferiti in carcere a Poggioreale.

I militari (colonnello Geremia Guercia) perquisendo la Smart hanno rinvenuto - nascosta sotto il sedile passeggero - una pistola Beretta Mod. FS clibro 9x21, con colpo in canna e risultata perfettamente funzionante. L'arma da guerra, completa di caricatore e pronta a sparare, è stata sequestrata. Così come 15 cartucce dello stesso calibro, 445 euro in denaro contante, 3 telefoni cellulari e 1,4 grammi di marijuana.

Il conducente della Smart, finito oggi in cella, è il figlio di un boss della criminalità organizzata del napoletano, tra i principali protagonisti della storia criminale di Ponticelli e fedelissimo del clan Sarno. Suo padre, alias "Tonino 'o sicco", è infatti detenuto da circa 20 anni, in regime di 41-bis: sta scontando una condanna definitiva all'ergastolo per l’autobomba di via Argine del 25 aprile del 1998 (in cui morì il nipote del boss Vincenzo Sarno, vero obiettivo). 

 

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