E’ davvero una storia infinita. Di quelle che “non smettono mai”, per dirla con Luciano Ligabue. E’ la storia degli abusi edilizi in piazza San Luigi, al centro del “rione carceri” di Torre Annunziata.

Dopo gli abbattimenti di finestre fuori legge e una porta secondaria con vista su strada (abusi commessi a raffica dalla famiglia di un noto pregiudicato, alias “gamba di legno”, residente in zona) a finire nel mirino dei vigili urbani del comandante Antonio Virno è stavolta una donna, C.D., torrese di 40 anni.

Denunciata oggi alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata per un garage messo su quasi d’incanto e a quanto pare senza alcuna autorizzazione. Il box auto è stato sequestrato dai vigili. Nel frattempo, dall’Ufficio Tecnico del Comune, è partito un nuovo ordine d’abbattimento ora in corso di notifica: sarà eseguito non prima di 3 mesi.

Alla stessa donna, nel gennaio scorso, i caschi bianchi avevano invece murato una “cucina” quasi pronta all’uso e costruita di fianco alla sua casa. Piazza “San Luigi” è ormai un simbolo di illegalità diffusa: le ruspe intervennero l’ultima volta all’angolo di via Castello lo scorso 11 febbraio, dopo un primo ordine di “ripristino dello stato dei luoghi” del 12 maggio 2014.

Gli abusi in piazzetta finirono anche nella chiacchierata lista di “prescrizioni” inviata dall’allora Prefetto di Napoli, Antonio Franco Musolino, al sindaco di Torre Annunziata Giosuè Starita. Nel 2009, sempre in strada, spuntò dal nulla pure un “Cristo dalle braccia aperte”. In perfetto stile Rio de Janeiro.   

 

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