Torre Annunziata, OplontiAntiracketAntiusura: "La città diventi un laboratorio di lotta contro il pizzo "
In mattinata 12 fermi per estorsione
06-09-2017 | di Maria Vittoria Romano

VERSIONE ACCESSIBILE DELL'ARTICOLO
"Oggi a Torre Annunziata si sta scrivendo una pagina importante nel contrasto al racket" dichiara Michele del Gaudio, Presidente dell'associazione OplontiAntiracketAntiusura . Questa mattina, difatti, i Carabinieri hanno eseguito dodici fermi disposti d'urgenza dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli nei confronti di affiliati al clan Gionta, in base all’accertamento di un’ampia rete estorsiva a imprese, esercizi commerciali, società di ormeggi e centri medici.
Napoli, maxi blitz anticamorra: 25 arresti per traffico di droga e armi
Gli indagati sono tutti gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di associazione di tipo mafioso, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, ricettazione, detenzione di armi clandestine e porto abusivo di armi da fuoco.
OplontiAntiracketAntiusura, associazione di commerciati, imprenditori, Confcommercio, Confesercenti, Associazione Commercianti, esponenti delle istituzioni, delle associazioni, della società civile di Torre Annunziata, ringrazia pubblicamente il Colonnello Filippo Melchiorre, il Colonnello Leonardo Acquaro e l’intero Gruppo Carabinieri per la rilevante iniziativa e si augura che Torre diventi sempre più un laboratorio privilegiato di lotta a pizzo ed usura.
Denunciare è giusto, perché racket e strozzinaggio calpestano i diritti fondamentali, producono disoccupazione, distruggono l'economia.
Denunciare rende liberi, perché consente di riacquistare la propria autonomia imprenditoriale e umana.
Denunciare conviene, perché lo Stato è al fianco dei denuncianti con misure risarcitorie e di sostegno anche economico
Sondaggio
Risultati
