La Commissione Prefettizia in conferenza stampa a Palazzo Criscuolo per illustrare gli obiettivi raggiunti e i progetti in fase di realizzazione. A quasi un anno dallo scioglimento dell’ente comunale per infiltrazioni camorristiche prosegue il lavoro ordinario e straordinario della triade per ripristinare la legalità a Torre Annunziata.

Tra i temi oggetto di discussione l’installazione di un sistema di videosorveglianza all’avanguardia su tutto il territorio oplontino. “Stiamo lavorando per avere un impianto perfettamente funzionante entro fine novembre – spiega l’ingegnere Ferrara dell’Ufficio Tecnico – Il Comune ha recentemente partecipato ad un bando del Ministero dell’Interno per avere a disposizione ulteriori risorse economiche. Installeremo su tutto il territorio 150 telecamere entro la fine dell’anno. Per evitare problemi di comunicazione è necessario che gli occhi elettronici siano agganciati ad un sistema Wi-Fi adeguato. Da dicembre è attiva una convenzione con Consip e a giorni sarà indetta una gara d'appalto". Il Prefetto Caterino precisa: 'Sarà un impianto all'avanguardia, soprattutto per quanto riguarda gli attacchi informatici. Questo è un progetto fondamentale per garantire sicurezza a Torre Annunziata e stiamo lavorando per realizzarlo in tempi brevi".

Dalla sicurezza urbana alle misure anti-crimine. La Commissione Prefettizia è in prima linea per rilanciare Torre Annunziata, ma il percorso è pieno di insidie. “Purtroppo miracoli non ne possiamo fare, sono tantissimi i problemi in questa città. Il Comune è sciolto per camorra e il nostro obiettivo principale è ripristinare la legalità. Abbiamo riorganizzato la macchina comunale per renderla più efficiente. Inoltre, provvederemo alla riqualificazione delle strade, ponendo l’attenzione anche sulla pulizia. Tocca ai cittadini avere senso civico e, soprattutto, preservare il bene comune. Lavoreremo anche per migliorare le condizioni della Villa Comunale installando nuove giostrine”.

Altro tema cruciale le strisce blu. Brutte notizie per le casse comunali. Il servizio di sosta a pagamento è stato rimandato ancora. “C’è un regime speciale per le società che fanno riscossione e la legge prevede che siano iscritte ad un albo specifico – sottolinea Ferrara – Dopo che la Stazione Unica Appaltante ha dichiarato la gara deserta è stata effettuata una modifica del bando e riavviata la procedura. Purtroppo non sarà possibile ripristinare subito il servizio. Insieme alla Polizia Municipale abbiamo individuato le aree nelle quali prevedere la sosta a pagamento". 

Le due ditte che hanno partecipato alla gara sono state escluse perchè prive dei requisiti stringenti richiesti dal bando. Questo ha creato un grave danno economico per l’Ente: 5 milioni di euro (circa 1 milione l’anno) che mancano all’appello nelle casse di via Provinciale Schiti

Questione mensa. Anche Nicola Anaclerio, dirigente dell’Ambito 30, presente alla conferenza stampa indetta dalla Commissione Prefettizia. Dopo mesi di silenzi sul perché dei gravi ritardi, arrivano risposte chiare e nette. “Abbiamo rispettato i tempi, il comune non ha colpe. L’esperienza con la Stazione Unica Appaltante è stata a dir poco fallimentare. Se loro avessero espletato le procedure tempestivamente, non ci sarebbero stati problemi. L'appalto è stato aggiudicato alla seconda ditta in graduatoria e, salvo imprevisti, entro la prima settimana di ottobre sarà già attivato il servizio di refezione". 

Ma non solo. Tra gli obiettivi della triade prefettizia la valorizzazione degli immobili storici di Torre Annunziata. Il passato di Oplonti occupa un posto privilegiato nell'agenda dei Commissari. Dalla legalità alla cultura. Ad un anno dalle prossime elezioni amministrative inizia la corsa contro il tempo per cancellare le brutture del passato e riconsegnare ai cittadini un territorio di cui essere fieri.  

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