Torre Annunziata, “pattumiera” via Caravelli. Tra i rifiuti anche il biliardino stile ‘80
Bottiglie di vetro, cartoni e indumenti vecchi in strada. Il “sacchetto selvaggio” invade la zona nord
28-06-2016 | di Salvatore Piro
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Torre Annunziata. Emergenza rifiuti in via Caravelli, strada dei parchi residenziali e ormai ex “polmone verde” cittadino a nord di Torre Annunziata. Sì perché delle vecchie aiuole con i fiori, oggi, qui è rimasto solo un lontano ricordo. Sbiadito dal tempo e seppellito dall’immondizia. Lungo la strada, o sotto le panchine in legno devastate dall’incuria e dai segni del tempo, a marcire c’è di tutto: cartoni sporchi per la pizza, abiti stracciati, scarpe rotte, lattine, bottiglie di vetro, sacchetti di ogni genere e colore.
“VERGOGNA” IN MOSTRA. Una ricca esposizione di “monnezza” al sole cocente di un qualunque mezzogiorno estivo. A colpire è soprattutto un tradizionale tavolo per il “calcio balilla”, abbandonato in via Caravelli così come gli album da disegno per i bimbi delle elementari. Sì perché a pochi metri dai muretti c’è una scuola. L’odiosa moda del “sacchetto selvaggio” invade pure i quartieri residenziali della “Torre bene”, uniti ai rioni-ghetto della zona sud dall’assenza di telecamere di sorveglianza. Lì l’ultima protesta dei residenti esasperati è scoppiata dieci giorni fa. Eclatante, in via Boselli, alle spalle della stazione della “Circumvesuviana” di Torre Annunziata.
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CAOS ANCHE IN VIA BOSELLI. I cittadini, invasi dai rifiuti, hanno temuto che i topi invadessero i loro appartamenti. Scriveranno un esposto alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata per “smuovere le acque”, sensibilizzando anche l’Amministrazione comunale sul rischio dell’insorgere di una “bomba ecologica” in piena estate. Nel frattempo, e nonostante diverse segnalazioni anche sui social network, la “Prima Vera srl” (la società in house di Palazzo Criscuolo, che gestisce il servizio di raccolta) non avrebbe provveduto ad un’opera di pulizia straordinaria. E allora, in via Paolo Boselli, i residenti hanno fatto una piccola “colletta”. Pagando una ditta privata per togliere l’immondizia dal marciapiede.
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