Nella storica sede del Partito Democratico di Torre Annunziata forze politiche e sindacali insieme per ricostruire l'identità di un partito in crisi. Alla vigilia della votazione del segretario nazionale un incontro-dibattito che sviscera, uno dopo l'altro, gli errori politici che hanno mandato in stallo i dem oplontini.

Ad aprire il dibattito è il commissario cittadino Paolo Persico che inaugura l'incontro attaccando l'amministrazione Ascione, colpevole di avere tradito i valori del partito. "Viviamo da mesi una fase complessa, lo sappiamo tutti. Per il momento non eleggeremo organismi dirigenti locali. Su questo provvederemo a redigere un atto formale nei prossimi giorni. Abbiamo sempre espresso un giudizio critico rispetto all'amministrazione che ha governato Torre Annunziata. Per sbloccare questa fase di stallo bisogna rilanciare le forze di sinistra, quelle fortemente ancorate al tema del lavoro e alla lotta alla povertà. In sinergia con i sindacati ci impegneremo per andare in questa direzione".

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A cristallizzare la crisi interna delle forze progressiste la decisione di Giuseppe Manto, Presidente di Confcommercio, di ritirare la candidatura a segretario. Questo dietrofront è un cappio che si stringe al collo di un partito visibilmente in affanno. Dopo la sfida nazionale, dal 5 al 12 marzo, si torna alle urne per eleggere i vertici locali. Il tempo scorre e sul tavolo, a poche settimane dal voto, non c'è neanche un nome. 

Dopo un puntuale excursus sulla realtà politica locale il dibattito si focalizza sull'imminente elezione del segretario nazionale. Schlein, Cuperlo, De Micheli e Bonaccini si sfideranno alle urne il 26 febbraio. Il Partito Democratico locale accoglie una plaeta di circa 130 iscritti.

Alla vigilia delle votazioni i dem oplontini sono spaccati a metà. Anche a Torre Annunziata è sfida all'ultimo voto tra Schlein e Bonaccini. I programmi dei due candidati alla segreteria nazionale convincono la platea di iscritti che si divideranno, secondo alcune indescrizioni, tra i due leader democratici. Un dato che è in perfetta linea con l'andamento delle votazioni attualmente in corso in tutti i circoli d'Italia.

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PD nel caos