Il piano anticorruzione andrà avanti, con o senza il parere del consiglio comunale. Il sindaco di Torre Annunziata Vincenzo Ascione non ha digerito l’interruzione dell’assise per la mancanza del numero legale. Decisivi nel far venir meno il numero legale in consiglio comunale Marcello Vitiello e Germaine Popolo. Già tante le assenze di ieri in consiglio, come Iovane, Telese e Solimeno. Tutta l’opposizione si è defilata gradualmente dall’aula di Rovigliano. Poi le uscite dall’aula dei due consiglieri hanno definitivamente fatto saltare il banco. E il piano elaborato dal neo vicesindaco Lorenzo Diana è rimasto fermo al palo. O quasi.

“Il vicesindaco Lorenzo Diana ha ritenuto che fosse utile raccogliere suggerimenti e proposte del Consiglio Comunale in merito al Piano anticorruzione – ha spiegato il sindaco Ascione -. Ma l’organo competente ad approvare l’atto è la Giunta e sarà proprio l’esecutivo ad approvarlo in tempi piuttosto rapidi. Se i consiglieri di minoranza e qualche consigliere di maggioranza pensavano di impedirne l’approvazione, hanno commesso un duplice errore, negando all’Assise di dare contributi di merito e svelando un’irresponsabilità preoccupante su un tema così delicato”.

Ma c’è dell’altro. Il primo cittadino si scaglia contro Germaine Popolo, rea di essersi lamentata per non aver potuto discutere del piano anticorruzione: “E’ stata proprio lei – ha replicato il primo cittadino -, con il suo comportamento, unito a quello di altri, a causare l’interruzione della seduta”.

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