Torre Annunziata, pizzo a Cattleya per la serie “Gomorra”: ecco la sentenza
Sconto di pena in appello per il boss Francesco Gallo. La difesa: “Andremo in Cassazione”
18-09-2015 | di Salvatore Piro
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Estorsione aggravata dal metodo mafioso nei confronti di Cattleya, la società che ha prodotto «Gomorra, la serie». Arriva oggi dalla settima sezione della Corte d’Appello di Napoli la condanna per il boss di Torre Annunziata, Francesco Gallo ("Francuccio o' Pisiello"), il padre, Raffaele, e la madre, Annunziata De Simone. Tutti riconosciuti colpevoli dal collegio, ma con sconti di pena rispetto alla “batosta” di otto anni a testa incassata in primo grado.
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La pena più pesante proprio a Francesco Gallo (6 anni, difeso dagli avvocati Antonio De Martino e Vincenzo Salomone). Il padre del boss, Raffaele, dovrà invece scontare 5 anni e 8 mesi di reclusione. Alla mamma del ras, Annunziata De Simone, la Corte d’Appello ha infine inflitto 5 anni e 4 mesi di carcere. La difesa dei tre imputati ha preannunciato un “duro ricorso in Cassazione”.
Per i giudici, la famiglia Gallo impose a “Cattleya” (non costituitasi parte civile a processo), società che stava girando la fiction nella villa del boss, il pagamento di un importo maggiore rispetto a quello pattuito (30 mila euro con regolare contratto). In serata, maggiori dettagli sulla sentenza.
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