Riaprire l’asilo nido e la ludoteca. E’ questo il diktat di Germaine Popolo, consigliera alle pari opportunità di Torre Annunziata. L’esponente del Partito Democratico ha evidenziato l’importanza di avere coraggio e di ridare un po’ di normalità ai bambini. “La chiusura dei centri per l’infanzia ha comportato un arresto importante in termini di mancata socializzazione, di condivisione e di interscambio dinamico tra individuo e ambiente. Soprattutto per i più piccoli, che non hanno potuto sopperire in alcun modo alla mancanza di contatto fisico, peraltro in una fase delicata della crescita. Tuttavia dobbiamo recuperare in fretta quel rapporto di socializzazione necessario ai nostri figli, la loro vitale necessità di condividere spazi e tempi con i loro coetanei, di elaborare, di sviluppare idee e di confrontarsi vicendevolmente”.

Popolo si auspica una decisione coraggiosa da parte del sindaco Ascione. “Occorre che il Comune si attivi sin da subito per una riapertura immediata dell’asilo nido, della ludoteca e di tutti i servizi per l’infanzia, soprattutto per la prima. Nonché di tutti gli spazi all’aperto che consentendo di svolgere questi servizi con maggiore tranquillità per i genitori”. Una visione decisamente diversa rispetto a quella del primo cittadino, che proprio oggi ha prorogato le chiusure di Villa Parnaso e della Villa Comunale. “Recuperiamo la socialità che è mancata ai nostri figli in questi mesi sfruttando la fortuna di avere bellissimi posti, utilizzando educatori e personale socializzato, quello già impegnato nei servizi attivi presso l’Ambito 30 nonché quello ulteriore da utilizzare negli spazi all’aperto”.

Da qui l’ennesimo appello. “Ora che la maggior parte dei genitori è rientrata al lavoro è diventato vitale recuperare tutto questo. Il decreto rilancio rimpingua di 150 milioni di euro il Fondo per le politiche della famiglia, affinché sia erogato ai Comuni per il potenziamento dei centri estivi e dei servizi socioeducativi, anche in collaborazione con istituti privati per tutti i bambini di età compresa tra 3 e 14 anni. Partiamo e recuperiamo sin da subito la ricchezza educativa, l’offerta culturale che i nostri piccoli hanno il diritto di ricevere. Abbiamo il coraggio di aprirci all’esterno. Ripartiamo distanti ma uniti. E più forti di prima”.

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