Bidoni, sedie, talvolta casse di legno. Una pratica diffusa ovunque a Torre Annunziata e che la città ancora non ha imparato a disfarsene.

A 36 ore dall’omicidio di Maurizio Cerrato, tra le tante cose che saltano all’occhio girando per strada sono i posti auto occupati illegalmente. Stalli di sosta a pagamento, strisce bianche impegnati con qualsiasi cosa passi sotto mano. Talvolta anche fioriere.

E’ stata proprio questa la miccia che ha innescato la doppia aggressione che è costata la vita a Maurizio Cerrato. Se sul luogo del massacro le sedie non ci sono più, non si può dire lo stesso di altri quartieri della città. A testimonianza dell’emergenza culturale che attanaglia la città di Torre Annunziata. Una città che ancora non ha imparato.


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