La Procura di Torre Annunziata ha riaperto le indagini sulla morte di Anna Esposito. La donna ha perso la vita dopo essersi lanciata dal secondo piano della sua abitazione, in corso Garibaldi, lo scorso 23 novembre.

La famiglia non si è data per vinta e ha deciso di rivolgersi alla trasmissione “Chi l’ha visto”, per esporre tutti i propri dubbi sulla scomparsa di Anna. Nella scorse settimane è stata così presentata una denuncia alla Procura, che ora vuole fare luce sull’accaduto.

“Mia sorella non si sarebbe mai lanciata già dal balcone. Per fortuna hanno deciso di riaprire le indagini e siamo già stati ascoltati io, mio padre Ciro e i miei fratelli Nicola e Gelsomina”.

IL GIALLO DELLA TELEFONATA. La stessa Blandina ha fatto svolgere dei controlli sulle ultime chiamate effettuate da Anna. E una chiamata ha attirato la sua attenzione. “Dal tabulato risultava una telefonata effettuata da mia sorella, alle 18,24 del 23 settembre, alla vecchia farmacia dove lavorava il marito. E’ durata 23 secondi”.

Ma gli stessi datori di lavoro, contattati dalla trasmissione di Rai 3, hanno negato tutto aggiungendo che non sentivano l’uomo da più di un anno.

A far scattare altri sospetti, è Gelsomina, altra sorella di Anna, che parla della probabile esistenza di un’altra persona nella sua vita. “Lei con me si confidava. A suo marito gli voleva bene, ma non lo amava. Il suo cuore era per un altro e sono pronta anche a dirlo in faccia a mio cognato”.


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