Sul banco degli imputati, sia per i sindacati che per il mondo politico, ci sono quei 12 milioni di euro promessi dalla giunta regionale Caldoro ma mai finanziati. Avrebbero, secondo le loro intenzioni, potuto cambiare le sorti occupazionali di Torre Annunziata. È quanto emerge dal consiglio comunale monotematico sul lavoro che si è tenuto questo pomeriggio 29 febbraio. Ad assistere alla seduta, che ha visto la partecipazione del capogruppo regionale del PD Mario Casillo, un centinaio tra disoccupati ed espulsi dal ciclo produttivo.

La parola a tutte le parti sociali ed ai comitati in rappresentanza dei lavoratori che hanno manifestato il malcontento che serpeggia in una parte ampia della popolazione oplontina, non mancando le accuse all’amministrazione comunale. “L’illusione delle assunzioni in Prima Vera che ha scartato chi in passato ha fatto un piccolo sbaglio. Come può reinserirsi nella società?”, hanno chiesto dal Movimento per il lavoro.

O ancora, chi come Massimo Napolitano, referente di SEL, intervenendo nell’assise ha detto: “Ascolto da 30 anni la stessa favola che raccontano gli amministratori, lo stesso libro dei sogni. Il sindaco a più riprese ha fatto delle promesse alla città, parlando dei lavori in cantiere e dalle possibilità occupazionali. Ad oggi assistiamo solo al completamento della struttura in via Dante ed al blocco delle altre opere. Inoltre – ha concluso – non abbiamo ancora visto ad un assunzione di lavoratori torresi”.

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Consiglio comunale questione lavoro