Torre Annunziata si ritrova a fare i conti, ancora una volta, con l’omertà.

Continua ad essere questo il problema più difficile da sconfiggere nella lotta alla criminalità. Una nuova dimostrazione si è avuta nella serata di sabato 22 agosto, quando un’autovettura in sosta è stata crivellata da una decina di colpi di pistola. Un raid in piena serata, presumibilmente avvenuto attorno alle 21.00. Eppure, non ci sono state denunce tantomeno testimoni in grado di raccontare cosa sia accaduto.

IL RAID. Una raffica di colpi di pistola sparati ad altezza uomo, presumibilmente dalla strada. Almeno 10 i fori sulla fiancata di un’autovettura in sosta lungo Corso Vittorio Emanuele III. Forse un avvertimento, forse altro, per mano di ignoti che hanno fatto immediatamente perdere le loro tracce. Solo dopo un paio d’ore e per circostanze legate al caso, gli agenti del commissariato di Polizia, distante dal luogo del raid poco più di 500 metri, sono arrivati sul posto per iniziare i rilievi.

L’OMERTA’. “E’ impossibile che nessuno abbia visto né sentito nulla – hanno spiegato gli inquirenti che indagano sull’episodio -. Il raid è avvenuto in una zona centrale della città, in un orario in cui è ancora alto il numero di persone presenti in strada. Nessuno ha visto, nessuno ha sentito”. Un commento amaro, segno tangibile che il muro di omertà che protegge la criminalità locale continua a segnare profondamente le coscienze dei cittadini del posto. La crisi di questi ultimi mesi ha poi contribuito ad appesantire l’economia di una città che già da tempo cerca di restare a galla a causa dell’assenza di progetti di rilancio economico.


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