Torre Annunziata, rapinò market con fucile a canne mozze: chiesti 8 anni per Marciano
Il 31enne di via Murat, aiutato da un complice, svaligiò un supermercato del rione Provolera
23-10-2015 | di Salvatore Piro
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Una bici elettrica ed un fucile a canne mozze puntato alle tempie di due cassiere nel panico. Questi i mezzi usati da Michele Marciano (in foto), 31enne oplontino di via Murat e con precedenti specifici, per mettere a segno con l’aiuto di un complice di 17 anni (per il quale ora procede la competente autorità) la rapina del 21 febbraio scorso ai danni di un noto supermercato della zona sud di Torre Annunziata: a Largo Fabbrica d'Armi, nel rione Provolera. Mille euro il bottino di quel giorno. Giorno “maledetto” per i commercianti torresi, vittime addirittura di tre “colpi” nel giro di un’ora. E terrore fu.
Per quella sola rapina (aggravata dall’uso di armi) Marciano, in cella a Poggioreale, rischia adesso 8 anni e quattro mesi di carcere in continuazione. E’ la richiesta di condanna avanzata oggi dal pm della Procura della Repubblica, Maria Benincasa, nei confronti del 31enne di via Murat, finito in manette un mese e mezzo dopo il colpo al market del rione Provolera. Lunghe e complesse le indagini condotte dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della compagnia di Torre Annunziata (agli ordini del maggiore Michele De Riggi e del tenente Davide Acquaviva) per scovare uno solo degli autori del blitz armato.
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Marciano fu incastrato dalla videosorveglianza esterna e dai filmati delle telecamere di sicurezza dei locali svaligiati. Dinanzi ai giudici della prima sezione penale del Tribunale di Torre Annunziata (presidente Ernesto Anastasio) il pm oggi ricostruisce la rapina: “Marciano aspettava fuori, sulla bici elettrica. La rapina la compì materialmente il suo complice minorenne. Insieme, dopo aver preso i mille euro, si dileguarono sfrecciando in città”. A bordo della bici elettrica, sequestrata dai carabinieri a casa di Marciano il 7 marzo scorso, nel giorno del suo arresto. La difesa del 31enne, rappresentata dall’avvocato Luciano Bonzani, replicherà alla pubblica accusa in tribunale a novembre. Poi sarà sentenza.
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