Torre Annunziata. Rapina aggravata e sequestro di persona: il Riesame scarcera Gennaro Immobile, 42 anni di Torre Annunziata (nella foto). Immobile, già noto alle forze dell’ordine, secondo l’accusa il 18 maggio scorso aveva rapinato un tir carico di pesce congelato. Di 200mila euro il valore del ‘colpo’, messo a segno sulla statale 162, strada di collegamento tra via Argine e i paesi vesuviani. L’autoarticolato era diretto verso il Comune di Fondi, nel basso Lazio. La polizia stradale lo aveva invece ritrovato a Palma Campania. Il tir pieno di pesce era nascosto all’interno di un’area recintata. L’area era chiusa da un cancello scorrevole.

LA RAPINA. Il 18 maggio Immobile non era solo. In manette col torrese finirono quel giorno anche i fratelli Giovanni e Gennaro Tufano, rispettivamente di 51 e 54 anni, entrambi di San Giuseppe Vesuviano, e Ferdinando Milone, 63 anni, del quartiere San Giovanni a Teduccio. La banda – questa l’ipotesi accusatoria – per trainare il tir con un trattore ne aveva in precedenza sequestrato il conducente, rilasciato solo a notte fonda nel Comune di Terzigno.

Ad allertare i poliziotti era stata la società di gestione dell’impianto satellitare, che fungeva da antifurto sull’autoarticolato. Il tir col ricco pesce era scomparso d’improvviso dal controllo del kit, tornando visibile tempo dopo nella zona di Palma Campania. I poliziotti, ritrovato il carico, avevano sequestrato una valigetta con apparecchiatura elettronica “tipo Jammer”, utilizzata dai rapinatori proprio per non essere intercettati dal sistema satellitare.

IL RIESAME. “Assenza di gravi indizi, sia per il sequestro che per la rapina”. Questo il verdetto della decima sezione del Tribunale della Libertà. E Gennaro Immobile, assistito dall’avvocato Ciro Ottobre, è tornato a casa dopo 20 giorni trascorsi in carcere a Poggioreale. La difesa del 42enne ha dimostrato ai giudici che Immobile, il 18 maggio, “era presente solo nel corso della fase conclusiva”. Quando, dopo la rapina, il tir sarebbe stato trainato lungo la statale da un trattore. Trattore risultato rubato ma poco funzionale al ‘colpo’. Il mezzo, infatti, era rotto. L’inconveniente avrebbe poi costretto la banda a dileguarsi a piedi tra i paesi vesuviani.

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