“Gli angeli esistono e io ne ho conosciuto uno, si chiama Antonella. Grazie a lei ho riabbracciato mio fratello”.

E’ la commovente lettera scritta da Aldo Candido, fratello di Giuseppe, il senzatetto costretto a vivere sulla spiaggia al confine tra il Lido Azzurro e Capo Oncino a Torre Annunziata.

Nei giorni scorsi abbiamo raccontato della storia di Giuseppe, il cui appello non è rimasto inascoltato. Grazie ad Antonella, una cittadina oplontina, Giuseppe è stato salvato e aiutato a rintracciare la sua famiglia. Aldo, suo fratello, non appena saputa la situazione, si è precipitato a Torre Annunziata, portando suo fratello con sé a Porto San Giorgio, la città nella quale vive.

“Il 18 giugno – ha spiegato Aldo -, una mattina come tante, mi sveglio e mi prendo il solito caffè quando, dando un’occhiata alle ultime notizie, mai avrei immaginato di ritrovare mio fratello. Ho contattato subito questa ragazza che mi ha spiegato come è venuta a conoscenza della sua storia”.

Giuseppe ha perso la moglie a 28 anni. Abitavano a Perugia, assieme al figlio Ciro. Decise di tornare a Torre Annunziata a casa del papà, fino a quando anche il papà è venuto a mancare. Sono seguiti 8 anni di calvario, in cui Giuseppe ha cercato ovunque riparo, fino a trovare un posto sulla spiaggia di Capo Oncino.

“Ho sentito Antonella lo scorso sabato sera – ha proseguito Aldo – e rimasi di sasso quando mi disse che Giuseppe era rimasto sotto la pioggia sulla spiaggia, coperto da un piumone pieno di acqua. Tremava ed era quasi in ipotermia. Ho subito organizzato tutto per andare a prenderlo e porre fine a questo incubo. E’ stato brutto constatare che, nonostante i suoi familiari, Giuseppe era rimasto solo. L’ho quindi portato con me e di questo ne sarò eternamente riconoscente ad Antonella. Quello che ha fatto questa ragazza non lo ha fatto nessuno. E’ la testimonianza perfetta che gli angeli esistono”.

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