L’isola ecologica è stata riaperta questo pomeriggio, 27 luglio, e le persone potranno tornare a depositare i rifiuti già da domani”. È la rassicurazione del presidente della Prima Vera, Carmine Borrelli, dopo la vicenda che ha travolto la società in house di Torre Annunziata, con il sequestro di 5 cassoni per la differenziata e lo scarico di immissione che dalla vasca va nelle fogne cittadine.

Nella mattina del 26 luglio, i tecnici della polizia provinciale di Napoli, accompagnati dai carabinieri oplontini, a seguito di un controllo, hanno messo i sigilli all’intera area che da su via Roma. Nella struttura sono stati trovati cassoni pieni di rifiuti differenziati che, stando alle parole del presidente Borrelli, “erano pronti per essere portati ai depositi di stoccaggio”.

Secondo l’accusa, quel materiale giaceva li da giorni, nonostante per legge non è possibile il deposito oltre le 48 ore. “Dovevano essere trasportati nei diversi punti dove scarichiamo”, continua Borrelli che precisa: “Basta comparare il calendario per la raccolta rifiuti con i formulari che abbiamo per capire che materiale come il vetro stava li da non più di 24 ore. Per gli ingombranti e gli elettrodomestici, invece, abbiamo dei conferimenti regolari e scadenzati. Anche per questo non possiamo prelevarli tutti i giorni dalle strade”.

Durante i controlli, i tecnici non hanno trovato l’autorizzazione dell’Ato che permette alla vasca di raccolta acque piovane di confluire nelle fogne cittadine. “Abbiamo un archivio consistente ed a questo si aggiunge che la società ha fatto diversi cambi di gestione sia ai vertici che tra i tecnici. Immagino che possa essere andata persa. In ogni caso abbiamo reiterato la domanda all’Autorità di bacino”. Precisa il numero uno di Prima Vera.

Nei prossimi giorni la società oplontina dovrà presentare in tribunale le memorie difensive. “Spero – conclude Borrelli – che il giudice non confermi il sequestro”. In ogni caso, la raccolta differenziata porta a porta non subirà ripercussioni. A fine giornata è stata riaperta l’isola ecologica mentre restano i sigilli ai cassoni posti all’interno dell’autoparco.

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Sequestrata l'isola ecologica