Torre Annunziata: ricettazione in Puglia, nei guai emigrato oplontino
L'uomo è accusato di aver sottratto al proprietario un prezioso reperto in pietra
02-01-2016 | di Salvatore Piro
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E' stato denunciato a piede libero per ricettazione ad Ostuni, in provincia di Brindisi, T.L., oplontino residente a San Vito dei Normanni. L'uomo è accusato dalla polizia pugliese di aver sottratto in concorso, al suo proprietario, una preziosa pila in pietra con pestatoio in legno antico (nella foto).
LA VICENDA. Le indagini, coordinate dal commissariato di P.S. di Ostuni dopo la denuncia della scomparsa del reperto, avrebbero ricostruito il percorso del "mercato nero" della ricettazione. Il proprietario della pila in pietra ha infatti raccontato agli inquirenti di aver riconosciuto l'oggetto tra la merce esposta da un venditore ambulante. A sua volta l'ambulante ha svelato alla polizia di aver acquistato la pila, completa del pestatoio, nel corso di un mercatino dell'usato a Lecce.
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Raccolta la denuncia, le forze dell'ordine sono risalite a una vera e propria "banda" di 3 persone presunte responsabili della ricettazione: tra queste T.L., oplontino d.o.c., da anni trapiantato in altre zone del Sud tra la Puglia e la Calabria. Il torrese - secondo gli inquirenti - per mettere a segno il colpo avrebbe agito in compagnia di due complici, entrambi originari di Squinzano nel Salento. Il prezioso reperto in pietra è ora sotto sequestro.
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