Torre Annunziata non dimentica. Questa mattina, 8 gennaio, la città ha reso omaggio al maresciallo dei carabinieri Luigi D’Alessio, ucciso esattamente 43 anni fa durante un conflitto a fuoco con due camorristi che tentarono di sfuggire a un posto di blocco. La cerimonia si è svolta in piazza De Nicola, proprio di fronte alla caserma dei carabinieri, luogo simbolo di legalità e giustizia.

La figura del maresciallo D’Alessio resta impressa nella memoria collettiva come esempio di dedizione e coraggio. L’8 gennaio 1982, l’allora 41enne militare stava effettuando un controllo stradale quando due malviventi, nel tentativo di eludere il posto di blocco, aprirono il fuoco. Nel tragico conflitto a fuoco persero la vita sia il maresciallo D’Alessio sia la giovane Rosa Visone, una ragazza di soli 16 anni, colpita fatalmente da alcune pallottole vaganti. La morte di Rosa rappresenta una ferita ancora aperta per la comunità, che oggi si stringe nel ricordo di entrambe le vittime.

Alla cerimonia odierna hanno partecipato autorità civili, militari e religiose, insieme ai cittadini che non hanno voluto mancare all’appuntamento con la memoria. Presente all'evento anche il tenente colonnello Luca Toti, fino al 2012 comandante della Compagnia carabinieri di Torre Annunziata. La cerimonia si è conclusa con la deposizione di una corona di fiori davanti alla lapide dedicata a Luigi D’Alessio, accompagnata dalle note del Silenzio.

In basso una pagina del nostro giornale del 4 ottobre 2003, all’epoca dell’inaugurazione della stele in sua memoria.

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