Torre Annunziata ricorda Lello Pastore a 25 anni dal suo omicidio. Pastore è stato ucciso dalla camorra. "Se vuoi stare tranquillo ci devi dare 50 milioni." 

Queste le parole che nel 94, un uomo del clan Gionta, Filippo Gallo, rivolse a Lello pensando di intimorirlo ma non fu cosi e che oggi ricorda "Libera" in un suo comunicato. "Lo sgarro di Lello fece tremare la camorra. Bisognava dare una lezione a Lello e attraverso di lui  a tutta la città.  Il messaggio della camorra è chiaro: ribellarsi non conviene. Non è così!Lello fu lasciato solo e diventò un facile bersaglio.
Dal 94 le indagini... sono in corso. La famiglia e con la famiglia Libera e tutte le persone per bene di questa città vogliono che si faccia piena luce sui mandanti e gli esecutori materiali del feroce omicidio". 

Libera invita le scuole, le parrocchie e le associazioni ad aderire al patto antiracket e antiusura impegnandosi nel corso di questo anno che ci separa dal prossimo 23 novembre a mettere in campo almeno un'iniziativa di contrasto al racket e all'usura. 

"Per aderire al patto basta darne comunicazione al Presidio Libera intervenendo alla manifestazione che si terrà il giorno dell'omicidio oppure tramite mail [email protected]. Noi non ci siamo!
 23 novembre ore 19 via Fusco 1 sede della Confcommercio insieme a Beatrice Federico , Pasquale del Prete Presidente Fai antiracket Campania, soci associazione antiusura don Pino Puglisi, soci Associazione antiracket Giovanni Pannunzio, diciamo no al racket e all'usura" conclude la nota. 

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