Torre Annunziata rievoca il miracolo del mare: torna il ritrovamento della Madonna della Neve
Sotto la direzione artistica di Marisa Laurito, attori professionisti hanno inscenato l’antico ritrovamento dell’icona sacra
05-08-2025 | di Redazione

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Come ogni 5 agosto, Torre Annunziata si è stretta attorno al ricordo più caro della sua tradizione: il ritrovamento miracoloso dell’icona della Madonna della Neve. Un rito che ha unito ancora una volta centinaia di cittadini e fedeli sulla spiaggia di Rovigliano dinanzi al villaggio del Fanciullo, dove si è svolta la suggestiva rievocazione storica dell’evento sacro.
La manifestazione, diretta artisticamente da Marisa Laurito, ha visto protagonisti un cast di attori professionisti impegnati nella ricostruzione scenica del rinvenimento del quadro nelle acque tra Torre Annunziata e Castellammare di Stabia. Un momento carico di pathos che ha rievocato i gesti e le emozioni dei pescatori che, secondo la tradizione, trovarono una cassa metallica contenente l’immagine della Vergine con il Bambino nei pressi dello Scoglio di Rovigliano.
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L’ipotesi più accreditata fa risalire il prezioso ritrovamento a un naufragio avvenuto dopo il sacco di Costantinopoli, durante il quale numerosi oggetti sacri furono imbarcati per essere messi in salvo. La disputa che ne seguì tra le due città confinanti si risolse in favore di Torre Annunziata, che da allora custodisce con devozione l’icona ribattezzata "Madonna della Neve", per la coincidenza con la festività liturgica del 5 agosto, istituita da Papa Liberio nel IV secolo.
La rappresentazione teatrale, scandita da musiche della tradizione marinaresca e dal suggestivo sottofondo delle onde, ha coinvolto il pubblico. Gli applausi hanno accompagnato il momento in cui la cassa simbolica ha toccato la riva, dopo un breve momento di apprensione per le condizioni del mare.
La serata si è poi spostata al Porto di Torre Annunziata, dove Don Paolino Franzese ha celebrato la funzione religiosa conclusiva, invitando alla preghiera per la pace e la serenità collettiva. Un appuntamento che, più di una semplice celebrazione, si conferma ogni anno come espressione viva dell’identità, della fede e della memoria collettiva della città.
(a cura di Giada Cuomo)
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