Torre Annunziata, rimpasto in giunta: ennesimo rinvio
Decisione rimandata al 21 gennaio. Nessun accordo sulla presidenza del consiglio. Tra il PD c’è chi mira alla Prima Vera
20-01-2016 | di Raffaele Perrotta
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Il rimpasto di giunta a Torre Annunziata ormai è diventato una telenovela, con i primi episodi che risalgono alla primavera dell’anno scorso. L’ultima puntata si è tenuta negli uffici consiliari, subito dopo l’assise comunale di ieri, 19 gennaio. Immancabili, in alcuni momenti, il clima teso e le urla tra i ‘rappresentanti del popolo’. Tutt’altro che capitolo chiuso, insomma, anche questa volta il risultato non è cambiato rispetto agli ultimi summit: situazione impantanata e decisione rinviata a giovedì 21 con l’out-out del sindaco Starita.
Il primo cittadino, infatti, è stato spinto alle corde dal consigliere Ossame dopo che quest’ultimo ha persuaso i suoi assessori di riferimento, Russo e Di Palma, a non partecipare alle riunioni di giunta così da far mancare il numero legale. Se dovesse andare avanti per molto, resterebbe bloccata l’azione del governo di Palazzo Criscuolo.
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Difficile trovare la quadra in maggioranza. Il Partito Democratico ha, ‘formalmente’, richiesto ‘solo’ due assessorati. Nei fatti, però, se si contano i ‘delfini’ di Starita le posizioni apicali salgono a quattro. Nuovo Centro pare non voglia indietreggiare neppure di un passo, chiedendo la riconferma del duo di giunta. Con questo schema di partenza restano sempre in quattro (NCD, Torre del Valore, Roviello e Di Donna) per tre poltrone.
L’obiettivo dei Dem è accontentare i singoli consiglieri, con Vitiello e Gallotta, del Nuovo Centro Destra, che dovrebbero ripiegare sulla presidenza dell’OIV. Idea per niente accolta bene all’interno del partito di Alfano dove si mira ad un assessore per Aversa.
Uno dei punti su cui si continua ancora a non trovare una intesa è la presidenza del consiglio: Di Donna al momento resta al suo posto, anche se il suo ruolo è ambito sia da alcuni del PD che lo stesso Vitiello.
Discorso a parte per la presidenza di Prima Vera. Sembra infatti che alcuni Democratici vogliono avocarla a sé, sottraendola al sindaco Starita.
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