“Oggi siamo in un lockdown velato. Fondamentalmente c’è una carenza di persone, ci sono più positivi che negativi ma per fortuna le persone stanno mantenendo linee guida generali della quarantena. L’afflusso di clienti è però molto basso, così è difficile andare avanti”.

Gino Camera, noto ristoratore di Torre Annunziata, esprime così la sua preoccupazione sul rincaro bollette. Tre attività aperte tra Torre Annunziata e Salerno e incertezza su cosa avverrà in futuro.

“Le casse delle aziende sono quelle – ha continuato Camera - così come gli affitti. Tutto il resto invece no. Nel pratico io non ho avuto ancora grossi problemi, almeno per il mese di gennaio. Ma quel che spaventa di più è che le persone siano intimorite, escono solo quando devono e per la maggior parte di loro il sabato. L’affluenza nel mio caso si è ridotta del 60/70 per cento”.

Ed è difficile trovare soluzioni: “Resta ferma la necessità di lavorare e quella di vendere. Difficile inventarsi qualcosa, iniziative spot non sarebbero soddisfacenti, non risolverebbero il problema. Alcuni, anche nel mio caso, stanno ancora pagando danni dovuti al covid, tra affitti maturati nei mesi in cui non si poteva lavorare, bollette aumentate. Una quadra non si trova”.

E lui ha provato a far conciliare covid, rincari e necessità di rinnovamento: “A Torre Annunziata, nel mio locale, ne ho approfittato per dei lavori di ristrutturazione che dovevo fare tempo fa, in modo che durante la settimana sono chiuso e apro solo nel weekend”.

Resta il sentimento di rassegnazione che si percepisce nelle persone: “Gli imprenditori si sentono abbandonati. Noi combattiamo come meglio possiamo. Speriamo solo che si esca presto da questa pandemia e poter tornare a immaginare una vita normale”.