Torre Annunziata, riqualificazione e finanziamento: via alla rinascita dei beni confiscati
A Palazzo Criscuolo terzo e ultimo seminario organizzato da Comune e Agrorinasce
03-12-2024 | di Redazione
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A Palazzo Criscuolo terzo e ultimo seminario del ciclo di incontri sui beni confiscati promosso dall'Amministrazione Comunale di Torre Annunziata e dal Consorzio Agrorinasce. Al centro del convegno gli interventi finanziari necessari per il riuso sociale dei beni. Presenti al convegno Stefano Consiglio, Presidente di Fondazione con il Sud ed Enrico Tedesco della Fondazione Polis. Ad introdurre il tema il sindaco Corrado Cuccurullo, che ha ribadito "l'importanza di creare una rete con le associazioni per riqualificare i beni e restituirli alla comunità". "Il tema dei beni confiscati è stato trascurato per troppo tempo - continua il primo cittadino - il nostro compito è trasformare questo ritardo in una leva da utilizzare per la rigenerazione urbana".
Dopo anni di stasi è arrivato un primo concreto punto di svolta sugli immobili strappati ai clan con il patto tra Agrorinasce e l'Amministrazione. "Per noi è importante dare un segnale forte alla città e infatti sono già partiti i primi tre bandi per l'assegnazione dei beni confiscati - spiega Giovanni Allucci, Amministratore Delegato di Agrorinasce - Si tratta di un immobile in via Oplonti che diventerà un centro polifunzionale, un appartamento in via Cuparella che verrà trasformato in un centro residenziale per minori e un immobile su due livelli in Traversa Siano, destinato a centro accoglienza per donne vittime di violenza. Vogliamo capire quale sarà la risposta del terzo settore".
Dopo l'assegnazione è necessario un intervento finanziario che possa sostenere nei primi anni la realizzazione di attività sociali ed è proprio su questo tema che può fare la differenza la Fondazione con il Sud presieduta da Stefano Consiglio. "Una delle condizioni per ottenere un nostro finanziamento è che gli Enti del Terzo Settore non presentino una proposta da soli. Portare avanti un progetto sociale significa mettere in gioco svariate competenze e professionalità ed è difficile che un unico soggetto abbia da solo tutto ciò che occorre", spiega Consiglio.
Consiglio illustra alle associazioni la possibilità di richiedere un cofinanziamento. Un altro dei criteri richiesti riguarda l'assegnazione del bene, che deve essere assegnato per almeno dieci anni. "Agrorinasce e il Comune hanno optato per quindici anni e questo è ottimo. Creare un progetto valido e di impatto sociale richiede tempo. Un altro aspetto fondamentale riguarda la capacità di sostenere le spese. Noi ci saremo all'inizio con una cifra che oscilla tra i 300 e i 350mila euro, ma cosa accadrà quando il finanziamento non ci sarà più? Chiaramente non possiamo garantire fondi a tutti per 30 anni", precisa Consiglio.
Presente all'incontro anche Enrico Tedesco della Fondazione Polis. "La riqualificazione di un bene deve essere concreta ed effettiva. Serve un'azione simbolica che sia portata avanti da una buona politica. La retorica non basta, bisogna agire per restituire alla comunità ciò che le è stato tolto dalla camorra. La nostra fondazione non a caso si chiama Polis. La comunità è ciò che rende sicuri e liberi, non la demagogia di una certa politica. Non basta solo intervenire, servono progetti autentici al servizio della città".
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