Tanta partecipazione mista a smarrimento. E’ stato questo il risultato della riunione pubblica, organizzata dall’Osservatorio per la Legalità, che si è tenuta questa sera a Palazzo Criscuolo a Torre Annunziata, riguardante la sicurezza in città dopo gli ultimi avvenimenti. Poco più di una sessantina di persone hanno partecipato all’invito che il presidente Giovanni Taranto ha esteso alle associazioni, ma anche all’intera società civile. Si sono toccati vari temi. Dalla mancanza di lavoro, fino alla criminalità che si affaccia sempre di più tra i giovanissimi.

GLI INTERVENTI. Molteplici sono stati gli interventi che si sono succeduti nel corso della serata. Hanno presenziato tra i tanti don Ciro Cozzolino, referente del presidio Libera, don Antonio Carbone della Onlus Piccoli Passi Grandi Sogni, Giuseppe Manto, presidente di Confcommercio, Pasquale Del Prete, del Fai Ercolano, Matteo Vitagliano, sindacalista della Cisl, Ciro Maresca, presidente della Pro Loco Oplonti, Salvatore Graziano, presidente di Oplontis Vesevus, Antonello Sannino, come rappresentante dell’Anpi, Claudio Bergamasco, rappresentante de ‘La Paranza delle Idee’, Felicio Izzo, preside del Liceo Artistico ‘De Chirico’, Gianfranco Telese di Federconsumatori, Maria Lionelli di Slow Food, Franco Matrone di Zero Waste Campania, e Adriana Orefice dell’associazione Ubuntu. Presenti, assieme alle forze dell'ordine, solo alcuni esponenti politici con a capo il sindaco Vincenzo Ascione, l’assessore Martina Nastri e i consiglieri Maria Longobardi e Pierpaolo Telese. Hanno assistito anche alcuni parenti di vittime della camorra come Liberato Cafiero, fratello di Luigi, Beatrice Federico, moglie di Raffaele Pastore, e Carmela Sermino, moglie di Giuseppe Veropalumbo.

LE PROPOSTE. La proposta più gettonata è stata di sicuro quella riguardante una manifestazione da proporre nel giorno della cittadinanza onoraria a Giancarlo Siani il prossimo 13 dicembre. Ma l’idea è stata bocciata. Così c’è stato l’accordo tra le varie parti di trovare una data comune, con don Ciro Cozzolino del presidio Libera come punto di riferimento. Tutto ciò è stata solo la conferma di come tra le parti ci sia grande voglia di emergere, ma in una città che al momento vive smarrita e senza punti di riferimento.


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