Rubava portafogli all’interno del Tribunale di Torre Annunziata, si becca un anno e sei mesi di reclusione per furto aggravato. Termina con la condanna il processo di primo grado nei confronti di Stefano De Mattia, lo skipper napoletano diventato l’anno scorso l’incubo di avvocati e consulenti.

L’uomo, arrestato un anno fa a Ponza, approfittava del momento in cui legali e i tecnici si avvicinavano al giudice per discutere del processo, per infilare le mani nelle borse e rubare tutto quello che trovava.

Una lunga attività d’indagine effettuata dalla polizia giudiziaria, coordinata dal pm Andreana Ambrosino e dal sostituto Pierpaolo Filippelli, ha consentito di smascherare l’uomo che frequentava le aule giudiziarie con l’unico scopo di portare con se soldi e oggetti di valore. Il pubblico ministero Ambrosino aveva chiesto due anni e 4 mesi di reclusione e una multa di 900 euro. I giudici hanno optato per 18 mesi di reclusione e una multa di 200 euro. Il dettaglio curioso della vicenda (che verrà chiarito con la lettura delle motivazioni) è l'assoluzione per quanto riguarda uno dei furti commessi, nonostante in fase di interrogatorio l'imputato confessò di essere l'autore di tutti i furti contestati dal pubblico ministero.

Per scoprire il colpevole e identificarlo fu necessario installare decine di telecamere all’interno del palazzo di giustizia. Grazie alle immagini registrate e all’attività d’indagine è stato possibile risalire all’autore dei furti.

 

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