E’ l’ennesimo pasticcio targato Ascione. Il gruppo dirigente del PD cittadino si tiene fuori da questa ennesima operazione di palazzo”. Non si fa attendere la replica dei vertici dem locali alla presentazione della nuova giunta comunale di Torre Annunziata.

Il segretario cittadino Francesco Savarese ha inviato una nota alla stampa nella quale spara a zero contro tutti. “La federazione aveva offerto uno “strapuntino” ad ogni corrente politica del partito per trovare un equilibrio interno e chiudere la crisi nel Pd. Difronte a questa volgare proposta di barattare un ritrovato ma fittizio equilibrio del partito con un posto al sole in giunta, senza discutere veramente di come affrontare e risolvere i problemi della città abbiamo detto no. Avevo chiesto un tavolo di confronto di discussione politica aperto allargato tra tutte le forze della maggioranza, insieme con le associazioni ed i movimenti civici del territorio per discutere della riqualificazione e rigenerazione urbana. Avevo chiesto al Sindaco formalmente, di discutere con alcune associazioni di categoria commercianti e piccoli imprenditori delle misure di sostegno economico per far fronte alla seconda ondata covid, infine avevo chiesto la costituzione di una giunta forte di alto spessore ed invece, senza alcuna discussione e senza ricevere alcuna risposta alle nostre legittime richieste di apertura di dialogo, abbiamo assistito ad una mera occupazione dei posti di potere”. Afferma Francesco Savarese. “Il nuovo governo che nasce ha poco di nuovo.

Assistiamo al ritorno nella stanza del potere del vecchio Pd targato Starita e Ricciardi e non dell’attuale gruppo dirigente che rappresento insieme alla consigliera comunale Germaine Popolo. Del resto, la vicenda delle cisterne costituisce l’esempio più chiaro del danno grave che sia il vecchio che l’attuale sindaco stanno perpetrando ai danni della città che sembra dire addio per sempre ad ogni vocazione turistica. Oggi vediamo insieme ad Ascione, che afferma che con le cisterne bisogna conviverci, chi nel 2017, nel programma elettorale inseriva la difesa della risorsa mare e dell’ambiente. Tutto questo – conclude Savarese – è la dimostrazione di come tutto passi in secondo piano dopo aver trovato un posto a tavola.

Non mi preoccupo né della battaglia politica, né degli strali che arrivano dalla Federazione. Insieme all’attuale gruppo dirigente porterò avanti la battaglia per rendere questo circolo un luogo di libertà uno spazio aperto senza padroni o caporali politici, fatto di uomini e donne che si impegnano per il bene comune”.

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