Nella Villa Comunale di Torre Annunziata non funziona neanche una fontana: sono tutte distrutte. A raccontare lo stato di degrado dei giardinetti pubblici è una mamma di Torre del Greco. "Mi fermo spesso nella Villa Comunale. Io non abito a Torre Annunziata, sono di passaggio. Vado tutti i giorni a Pompei perché porto mia figlia in terapia, è autistica. Non saprei dirlo con precisione, ma ormai le fontane sono rotte da una vita”.

Un caldo asfissiante con temperature da Apocalisse e nella Villa Comunale non c’è una fontana agibile. I bambini che giocano nei giardinetti pubblici non hanno il diritto di bere acqua fresca o rinfrescarsi il viso. Le uniche fontane funzionanti sono situate all’esterno della struttura - lungo il viale Marconi - una strada che in estate si trasforma in una bolgia infernale tra motorini che sfrecciano a tutta velocità e macchine alla ricerca ossessiva di un parcheggio. Ma le fontane non sono l’unico problema dei giardinetti pubblici: gli scivoli sono stati vandalizzati e non c’è un centimetro del pavimento della villa in cui non siano presenti buche o dissesti. Come se non bastasse – a pochi centimetri dai bambini che giocano - sbuca un palo di ferro dall’imprecisata funzione, gettato via tre le aiuole incolte.

A rendere il tutto più surreale la grossa fontana centrale: avrebbe dovuto abbellire l’immagine della villa ma invece contribuisce a donarle un aspetto grottesco. I giardini pubblici dovrebbero essere un porto sicuro per i bambini, un posto in cui giocare e divertirsi in sicurezza e invece, tra giostre danneggiate e pali di ferro, si sono trasformati in un luogo dove il pericolo è dietro l’angolo. Torre Annunziata non ha di meglio da offrire ai giovani e alle famiglie torresi: i cittadini devono accontentarsi di un mare inquinato e di una Villa Comunale degna di un film Horror.

 

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