La tensione è ormai molto alta. Il comitato di liberazione dalla camorra attivo a Torre Annunziata attacca l'amministrazione; il sindaco si difende. 

Si consuma a suon di comunicati stampa lo strappo tra le due realtà. Ad aprire le danze l'associazione anti-clan: ''Il nostro grido è stato accolto da una parte dello Stato: magistratura e forze dell'ordine, con azioni concrete e visibili, sono impegnate nel ripristino della legalità sul territorio di Torre Annunziata. Così non possiamo affermare per l'amministrazione comunale. Non sono servite a nulla le sollecitazioni, gli incontri, l'ultimo il 12 ottobre: constatiamo il totale immobilismo del Comune. Avevamo esercitato, nonostante tutto, un'apertura di credito su tre punti: vigili urbani, beni confiscati e impianto di videosorveglianza. Registriamo che puntualmente gli impegni sono stati disattesi, i tempi si allungano ed i risultati tardano ad arrivare.

La paralisi amministrativa è totale. Nel frattempo nuove inchieste giudiziarie colpiscono il Comune mentre la commissione d'accesso indaga. Prendiamo atto che il sindaco ed i componenti della giunta non sono interlocutori affidabili, auspichiamo che quanto prima Torre Annunziata volti pagina. Il tempo è scaduto. C'è una città che ha bisogno di una nuova classe dirigente e di politici all'altezza delle sfide del futuro''. La replica del primo cittadino non tarda ad arrivare: ''Siamo di fronte - fa sapere Vincenzo Ascione attraverso il suo ufficio stampa - ad un ennesimo attacco privo di fondamento da parte di chi dovrebbe, attraverso le proprio azioni, coadiuvare, sensibilizzare la cittadinanza ed aiutare l'amministrazione nell'espletamento delle proprie funzioni. Appaiono del tutto infondate le dichiarazioni fatte in merito ad una mancata collaborazione ed interlocuzione da parte del sindaco e dell'esecutivo. Un disappunto generato da chi dovrebbe farsi portatore di idee e proposte, ma che invece sembrerebbe essere solo alla ricerca di visibilità. L'amministrazione comunale non si è mai sottratta agli incontri con le forze sociali e politiche del territorio, sempre mossa dalla convinzione che il lavoro sinergico porta a risultati importanti.

Dal 12 ottobre, giorno dell'incontro con il comitato, sono stati prodotti atti concreti. Innanzitutto, va precisato che tra le prossime assunzioni è previsto anche l'ingresso di nove unità presso il comando di Polizia Locale per arginare la carenza di personale ed assicurare un maggiore presidio del territorio; la procedura di gara per l'impianto di videosorveglianza sarà espletata attraverso la stazione unica appaltante, adesione voluta dall'amministrazione per garantire il migliore proseguimento dell'interesse pubblico; rispetto ai beni confiscati, corre l'obbligo di ricordare che abbiamo recentemente partecipato all'avviso pubblico regionale a favore dei Comuni per il finanziamento di progetti di riutilizzo dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, approvando un progetto esecutivo che prevede la rifunzionalizzazione di una porzione di Villa Adele, al fine di realizzare un presidio costante sul territorio e di supportare fattivamente le donne vittime di violenze, attivando al contempo una manifestazione d'interesse rivolta ad associazioni ed enti del terzo settore. Continueremo a lavorare serenamente sempre disponibili al confronto, quello sano e costruttivo, scevro da qualsivoglia campagna elettorale 'anticipata'''. 

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